VITIGNI DA RISCOPRIRE: DALLA PUGLIA, LA VERDECA

di Cristian
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Se negli ultimi anni vi siete interessati ai vini pugliesi vi sarete sicuramente accorti che nella gamma di vitigni regionali è spuntata, dapprima timidamente poi con più forza, una varietà che si sta facendo conoscere sempre di più e che raccoglie continuamente nuovi estimatori.

È la Verdeca, vitigno storico della Puglia ma dai natali sconosciuti, probabilmente greci, come una buona parte delle varietà presenti nel meridione d’Italia.

La Verdeca, vitigno autoctono pugliese

Si può dunque considerare la Verdeca come un vitigno autoctono pugliese, coltivato perlopiù nelle provincie di Taranto, Brindisi e Bari.

Se dal punto di vista storico la genetica non ha ancora dato nessuna certezza, è stata invece riscontrata una somiglianza con il DNA di una varietà portoghese, la Alvarinho. Resta quindi da stabilire in che modo questi due vitigni possano essere parenti tra di loro, e magari si riuscirà anche a fare luce sul mistero legato alla provenienza della Verdeca.

Dove si coltiva la Verdeca

È la Valle d’Itria, una depressione carsica che si estende proprio tra queste tre province, ad essere diventata il fulcro per la coltivazione della Verdeca, quella con la più alta concentrazione di vigneti di Verdeca.

Scorcio della Valle d’Itria

Locorotondo, Cisternino e Martina Franca sono i paesi pugliesi al cui interno si sviluppa la Valle d’Itria, e quelli in cui la Verdeca, grazie anche ai vignaioli locali, ha trovato l’habitat migliore per far crescere i suoi grappoli.

Verdeca, un nome un perché

Questo vitigno deve il suo nome al caratteristico colore dei suoi acini maturi, una colorazione che poi passa al vino e si rivela con interessanti sfumature verdoline che fanno da contorno al classico giallo paglierino.

Vermouth e vini dolci erano le tipologie di vino a cui la Verdeca era destinata fino a qualche decennio fa, poi qualche viticoltore lungimirante ha intravisto le potenzialità di questo vitigno ed ha coraggiosamente iniziato a vinificarlo in purezza.

Il vino prodotto con la Verdeca ha, come dicevamo, un colore giallo paglierino con riflessi verdolini, al naso sentori agrumati, di ananas e bergamotto, mentre al palato presenta una struttura leggera, dotato di una buona acidità e di conseguenza una piacevole freschezza, una buona sapidità e di una certa persistenza.

I produttori di Verdeca

Oggigiorno sono vari i produttori che vinificano la Verdeca in purezza con notevoli risultati; ecco le migliori etichette di Verdeca in commercio:

  • Verdeca, Puglia IGT – Cantele
  • Verdeca, Valle d’Itria IGP Verdeca – Paolo Leo
  • Verdeca, Puglia IGT – Felline
  • Messapia, Verdeca Salento IGT – Leone de Castris
  • Verdeca, Puglia IGT – Polvanera
  • Talò, Puglia IGP – San Marzano
  • Verdeca, Puglia IGT – Angiuli
  • Faraone, Verdeca Valle d’Itria IGP – I Pastini
  • Petraluce, Salento IGT – Castello Monaci

Una bella selezione, un ricco gruppo di produttori che si è cimentato con questo vitigno, anche lui espressione del territorio al pari dei suoi più rinomati “conterranei”.

Sicuramente la Verdeca è indispensabile per diffondere il messaggio che la Puglia non è solamente regione da grandi rossi, ma è altresì capace di produrre un bianco degno di stare sullo stesso piano qualitativo di un Primitivo o un Negroamaro.

Merito della simbiosi che la Verdeca è riuscita a stabilire con il territorio e della mente e mano dell’essere umano, capace di sondare nuove frontiere ed osare un vino fuori dagli schemi tipici della regione.

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