VIN BRULE’, IL VINO DI NATALE

di Irene
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Atmosfera natalizia, freddo, mercatini di Natale…come non pensare al vin brulè?

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La storia

L’abitudine di bere vino caldo, cotto, ha origini piuttosto antiche. Se ne trova traccia già in epoca romana: nel “De re coquinaria”, l’antica raccolta di ricette di Marco Gavio Apicio, viene descritta la ricetta del Conditum Paradoxum, un vino caldo dolcificato col miele e aromatizzato con pepe, zafferano, datteri e uva passa.

Nel Medioevo era invece di moda l’ippocrasso, un vino molto dolce grazie all’aggiunta del miele, che veniva  aromatizzato con zenzero e cannella. L’utilizzo di dolcificanti e delle spezie serviva in antichità, oltre che per aromatizzare, soprattutto per coprire il gusto e mascherare il sapore di un vino magari vecchio o mal conservato.

Col tempo l’abitudine di bere vin brulè si diffuse ovviamente soprattutto tra le popolazioni alpine o comunque nei paesi europei freddi. Adesso il vin brulè è conosciuto praticamente ovunque, e durante le fredde giornate invernali è piacevole trovare conforto in questa gradevole e aromatica bevanda calda, che viene chiamata Glühwein in tedesco, Vin Chaud in francese, Mulled Wine in inglese.

Nella versione tradizionale il vin brulé si prepara riscaldando vino rosso (ma spesso viene utilizzato anche il vino bianco), aggiungendo poi zucchero a piacere e diverse spezie, di base cannella e chiodi di garafono, ma in alcun casi anche scorze di limone, anice stellato, noce moscata, mele e/o spicchi di mandarini.

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Scopriamo insieme come si prepara il vin brulè

Ingredienti per un litro di vin brulé:

  • 1 litro di vino rosso;
  • 150 g di zucchero;
  • 2 arance non trattate;
  • 1 limone non trattato;
  • 1 mela non trattata;
  • 2 stecche di cannella;
  • 8 chiodi di garofano

Lavare arance e limone e rimuoverne la scorza. Quindi sbucciare la mela e tagliarla a fette sottili. Versare il vino in una pentola d’acciaio con i bordi alti e unire la cannella, i chiodi di garofano, la mela e le scorze degli agrumi. Unire infine lo zucchero e mescolare bene.

Se normalmente a casa non avete queste spezie, potete utilizzare questa pratica miscela per vin brulè, preparata ad hoc e già dosata. E’ anche un regalo carino per Natale! 😉

Portare a ebollizione e far bollire a fuoco basso per circa 5 minuti, fino a che lo zucchero sarà completamente sciolto. A questo punto, con un accendino o un fiammifero e con molta attenzione, fiammeggiare la superficie della preparazione: questa operazione consente di abbassare il grado alcolico del vin brulè. Servire il vin brulé ben caldo dopo averlo filtrato attraverso un colino, magari in simpatiche tazze invernali, come queste.

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Se state organizzando una cena con molti invitati, oppure una festa, o avete comunque bisogno di un bel quantitativo di vin brulè, perchè non prepararlo in un capiente bollitore, in cui si può bollire e successivamente anche tenere in caldo. Questo bollitore ha anche un pratico erogatore e può essere utilizzato, oltre che per il vin brulè, anche per il tè e qualsiasi bevanda calda.

La gradazione alcolica finale del vin brulè dipende ovviamente dal vino utilizzato, ma comunque portandolo oltre gli 80° l’etanolo evapora, per cui il grado alcolico diminuisce col prolungarsi del tempo di cottura.

Non vi sono vini specifici indicati per la preparazione del vin brulè, ma in generale consigliamo un vino fermo, ben strutturato, tra i 12° e i 14°.

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Il vin brulé ha buone qualità digestive, anche per la presenza delle spezie e dei principi amari della scorza degli agrumi.

Un caldo e aromatico confort drink da bere nelle gelide giornate invernali.

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