Dopo i vini di Lanzarote, ci apprestiamo a scoprire quelli di un’altra fantastica isola, questa volta non nell’oceano ma nel “nostro” mare, il Mediterraneo, e per essere più precisi, lo Ionio.
Cefalonia fa parte dell’arcipelago delle isole ionie della Grecia, le cui principali sono – oltre e rispetto a Cefalonia – Corfù e Lefkada a nord, Itaca ad est e Zante (o Zacinto) a sud.
Quello che ci porta a Cefalonia non è solo il suo splendido mare e le incantevoli spiagge di sabbia e ciottoli bianchissimi, ma soprattutto la sua fama di piccola produttrice di ottimo vino.
E, dopo averlo provato, dobbiamo dire che è tutta meritata.
Ma cosa fa di Cefalonia una meta così interessante per tutti gli eno-turisti?
La risposta è semplice ma tutt’altro che banale. Siamo in presenza di una serie di fattori che sono rari da riscontrare specialmente su un’isola: un terreno calcareo, terreni vitati situati in altura fino a raggiungere gli 850/900 metri slm, un’alta percentuale di viti a piede franco (circa il 70% delle piante coltivate sull’isola) ed una varietà autoctona con classe e carattere, la Robola.
E, ultimo ma non meno importante, vignaioli orientati verso un prodotto di qualità.
Ai giorni nostri, i ⅔ dei vigneti sono situati nelle aree montagnose e semi-montagnose dell’isola, in quella che viene chiamata la “valle della Robola”. Questa zona è situata ai piedi del Monte Aenos – o Ainos -, la “Montagna Nera” che deve il suo nome ai fitti boschi di pino nero (non pinot…). La sua altitudine, 1628 m slm, offre condizioni sicuramente favorevoli per la coltivazione della vite: la protegge dall’umidità della costa, offre pendii ben assolati nonché un’altitudine ideale per lo sviluppo dei grappoli di Robola e non solo.
Il clima di Cefalonia è mite, con periodi di pioggia piuttosto lunghi, concentrati nei mesi autunnali e invernali, il che rende fondamentale il tipo di terreno, calcareo, quasi sassoso, che permette all’acqua di drenare e non ristagnare, ed allo stesso tempo rende superflua l’irrigazione artificiale, grazie anche alle radici delle piante, le quali, considerato il piede franco e l’età media elevata, raggiungono una considerevole profondità.
La Robola è l’indiscussa protagonista della viticoltura di Cefalonia, con 120 ettari vitati su un totale di circa 160. L’assonanza con la Ribolla, quella gialla friulana, è l’unico punto in comune tra queste due varietà; prima dell’arrivo degli esami sul DNA dell’uva, si pensava che tra di loro ci fosse uno stretto legame, ma la scienza ha decretato l’appartenenza a due famiglie distinte.
La Robola è stato un vitigno molto amato dai Veneziani della omonima Repubblica secoli orsono, e l’appellativo con cui era conosciuto, “vino di sasso”, era dovuto alla peculiarità del terreno su cui erano piantate le viti.
È una varietà molto delicata che soffre soprattutto l’umidità, ed è questo il motivo per cui si è ambientata bene nella “sua” vallata, circondata dai monti che la proteggono dalle correnti umide provenienti dal mare.
I vigneti sono situati tra i 350 e gli 850/900 metri di altitudine, ed il paesino di Valsamata è di fatto il “capoluogo” della PDO (l’equivalente della DOC) Robola di Cefalonia, con l’80% dei vigneti coltivati con questa varietà. Sono presenti anche una serie di Crù, posizionati in altitudine al limite della quota massima, ed offrono un terroir ideale per lo sviluppo di un’uva perfetta e dalle grandi potenzialità organolettiche.
Il vino Robola ha generalmente sentori di agrumi ed una buona mineralità mentre talvolta può avere note floreali, un corpo medio e non troppo vigoroso con una buona acidità che lo rendono vivace al palato.
Ma Cefalonia non è solo Robola!
I produttori locali coltivano anche altre varietà, perlopiù di origine greca, quasi mai internazionale; i bianchi Tsaousi, Vostilidi, il Moscato e lo Zakynthino (originario di Zante, o Zacinto che dir si voglia), ed i rossi Mavrodaphne, Agiorgitiko e, in minima parte, Syrah.
Vitigni che hanno trovato a Cefalonia il loro modo di esprimersi, differenziandosi in modo sostanziale dai loro “fratelli” coltivati in altre zone del Paese, grazie a condizioni pedoclimatiche uniche e al lavoro di vignaioli, enologi e winemakers che, con lungimiranza, hanno capito che la qualità è l’unica via percorribile.
Ma è arrivato il momento di mettersi in cammino sulla strada del vino di Cefalonia ed andare a scoprire le cantine dell’isola.
Corso di Avvicinamento al Vino
Live (non registrato) da remoto e 1:1. Tre lezioni da due ore circa. Scopri il mondo del vino in tutte le sue principali componenti (vigna, cantina) e le attività di un vignaiolo. Impara a comprendere il vino e a degustarlo. Degustazione guidata a fine lezione.
LE CANTINE DI CEFALONIA
COOPERATIVA DEL VINO ROBOLA DI CEFALONIA (Robola Cooperative of Cephalonia)
Si tratta della realtà vitivinicola più grande dell’isola, con 300 soci e 450mila bottiglie prodotte ogni anno. Nata nel 1982, oggigiorno gestisce circa un centinaio di ettari e produce l’80% del vino a denominazione dell’isola. Sorge a due passi dal monastero di Saint Gerasimos, sull’altipiano del paese di Omala, il cuore pulsante della PDO Robola.
Il nome del brand, Orealios Gaea, contiene le parole greche che significano montagna, il Monte Aenos, e mare, lo Ionio, e fa riferimento alla loro “simbiosi” che ha dato origine al terroir particolare di Cefalonia.
Il suo vino di punta è il Robola San Gerasimo, le cui uve provengono da vigneti posti in altura e la sua caratteristica principale sono gli aromi di gelsomino e timo (presente in quantità sull’isola), oltre alla buona mineralità ed alla piacevole acidità.
Sebbene il Robola sia il vitigno principale, i numerosi soci coltivano altre varietà, come Moscato, Tsaousi, Vostilidi, Zakinhtino e Mavrodaphne, tutti con notevoli risultati.
VISITE
La Cooperativa di Cefalonia è aperta da Lunedì a Sabato, dalle 9 alle 20. Non serve prenotare, la degustazione di tre vini, così come il tour in cantina, sono gratuiti, guidati ma in inglese.
GENTILINI WINERY
Sulla strada tra l’aeroporto e Argostoli, la capitale dell’isola, si trova la cantina Gentilini, fondata nel 1984 e alla seconda generazione di viticoltori. Come è facile intuire, si tratta di una famiglia di lontane origini italiane, giunta a Cefalonia intorno al 1600, periodo in cui i Veneziani dominavano l’isola nonché i commerci lungo l’Adriatico.
Gentilini è la seconda realtà dell’isola con una produzione che si assesta sulle 120mila bottiglie all’anno. È guidata da Marianna Cosmetatos (discendente dei Gentilini) e Petros Markantonatos, a cui si affianca l’enologo e winemaker Alexandros Doukas, che vanta varie collaborazioni anche con cantine di Santorini.
La gestione è moderna e la vinificazione e l’affinamento sono portati avanti con l’ausilio di macchinari tra i più moderni, acquistati recentemente.
La gamma di vini è completa e spazia dall’immancabile Robola, al rosato, fino ai rossi di Mavrodaphne e Agiorgitiko.
La linea Notes, ispirata agli strumenti musicali, include un bianco (90% Sauvignon blanc e 10% Tsaousi), il rosato (Moschofilero) ed il rosso (Agiorgitiko).
Il Robola Wild Paths è un vino ottenuto da una selezione di uve di un singolo vigneto posto a 800 metri slm e da viti molto vecchie. Il 20% circa affina in botti di rovere per dargli ulteriore profondità e complessità. Aromi di agrumi e vaniglia e una buona mineralità sono le doti di questo vino.
Il rosso New Era è un Syrah in purezza ed affinato per un anno in botti di rovere francese. Un bell’esempio di quanto differente possa essere un Syrah coltivato a Cefalonia, specie se a farlo sono Petros ed Alexandros.
L’Eclipse è l’altro rosso dell’azienda, da Mavrodaphne in purezza. Affina un anno in botti di rovere francese e americano e la produzione è limitata a 2500 bottiglie all’anno. Una chicca ed una rarità.
L’altra chicca dell’azienda è la Robola 2012, un vino da un’annata che da queste parti è stata strepitosa. Una parte del vino fermenta in botti di rovere francese. Il risultato è un vino con sfumature di frutta fresca e fiori, note di vaniglia, in bocca è fresco, con buona acidità ma non lunga persistenza.
VISITE
La zona degustazione è situata in un bel giardino all’ombra delle piante. La cantina è aperta tutti i giorni dalle 11 alle 20.30 e non è necessario prenotare. Il costo varia a seconda del vino scelto così come il piatto di prodotti locali in abbinamento.
MELISSINOS WINERY
A Thiramona, nel sud di Cefalonia, si trova la cantina fondata Nikolas Petrakopoulos, che continua la tradizione secolare di famiglia. La giovane ma già esperta enologa Kiki Siameli sviluppa una vinicoltura che punta al biologico, con interventi minimi in vigna ed in cantina.
Così facendo danno risalto al terroir dell’isola, unico ed in grado di donare vini di ottima qualità con il minimo delle lavorazioni. La produzione è bassa, circa 25mila bottiglie all’anno.
Nei vitigni di proprietà sono presenti viti di Robola prefillossera, dalle quali producono un unico vino, il Palia Armakia, un vino naturale e biologico.
Melissinos Winery è anche tra le poche cantine che coltiva la varietà Zakynthino, originaria della vicina isola di Zante; è un vitigno a bacca bianca e le piante sotto la cura di Kiki sono prefillossera.
Veramente di pregio e con notevole fascino i due vini rossi, Mov (prefillossera) e Mavro, prodotti entrambi dal Mavrodaphne.
VISITE
Da Lunedì a Venerdì, dalle 10 alle 15 e dalle 18 alle 20, su prenotazione. Il Tour della cantina è gratuito ed in inglese, la degustazione a pagamento a partire da 5€ fino a 15€ per persona.
Contatti: +30 26710 29716 – cell. +30 6943072889 – email petrakopouloswines@gmail.com
Adotta o regala un filare
Puoi scegliere tra l’adozione di un filare in Toscana (Chianti) o in Puglia (Salento). L’adozione del filare dura 12 mesi e può iniziare in qualsiasi momento. L’adottante riceverà:
- aggiornamenti e approfondimenti mensili via email;
- il certificato di adozione e verrà apposta la targhetta in legno personalizzata sul filare;
- n.6 bottiglie di vino prodotto con il vitigno scelto
SCLAVOS WINES
Ci spostiamo in quella piccola (ma neanche tanto) lingua di terra posta di fronte alla capitale Argostoli per andare a trovare la cantina Sclavos, non lontana dal paese di Lixouri.
La penisola di Paliki, così chiamata, presenta una morfologia differente dal resto dell’isola, caratterizzata da un piatto altopiano e scogliere a picco sul mare. Di conseguenza anche i vigneti hanno caratteristiche differenti, non essendovi valli o montagne a proteggerli.
Le origini vitivinicole della famiglia Sclavos risalgono al 1860, e furono i primi ad impiantare un vigneto nella penisola di Paliki.
L’enologo e winemaker è Evriviadis Sclavos, che coraggiosamente ha virato sul biologico a partire dal 1996. I vigneti dell’azienda sono perlopiù nella penisola, ma posseggono qualche appezzamento nella zona della Robola, che gli consente di produrre il loro Robola, il Vino di Sasso.
Le altre varietà coltivate sono il Mavrodaphne ed il bianco Vostilidi con cui producono il Synodos mentre con le sole uve Vostilidi provenienti da un vigneto di più di un secolo viene prodotto il Metageitnion (veramente ardua la pronuncia…).
VISITE
Sono aperti dal Lunedì al Sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 21. È necessaria la prenotazione. Il tour alla cantina e la degustazione sono in inglese.
Contatti: +30 26710 91930 Cell.+30 6946 000748 email: sclwines@otenet.gr
FOIVOS – WINES OF GRECE
Restiamo sulla penisola di Paliki, ci spostiamo un po’ più a sud per trovare la cantina Foivos – Wines of Greece, una delle cantine più vecchie di tutta la Grecia.
L’attuale proprietà, che la gestisce dal 1999, nel 2015 ha deciso di perseguire un tipo di vinificazione fino ad allora mai utilizzata nel Paese, ovvero l’affinamento nelle profondità marine.
La scelta riguardante la varietà da utilizzare è caduta sul Mavrodaphne, vitigno rosso di notevole vigore e resistenza; il processo si sviluppa nelle anfore di terracotta, così come facevano gli antichi Greci.
Nasce così il Nautilus, il primo vino greco affinato in mare.
VISITE
Il periodo per le visite inizia il 1º Maggio e termina il 15 Ottobre, dal Lunedì al Sabato, dalle 12 alle 16. Il tour e la degustazione sono in inglese. È preferibile prenotare.
Contatti: +30 26710 29505 email: info@domainefoivos.com
HARITATOS VINEYARDS
La Paliki Peninsula si offre a noi eno-turisti con una terza cantina, Haritatos Vineyards, cantina situata nel paese di Kladata all’interno di una tenuta che è sorta addirittura nel 1400, mentre la cantina sorge in un edificio del 1800, e tutto intorno si trovano oggetti d’arte e sculture.
Un vero museo a cielo aperto, nonché un luogo molto caratteristico da visitare.
Le varietà coltivate sono il Moscato, da cui ricavano il vino di punta dell’azienda, il Mavrodaphne, da cui producono un rosato ed un rosso, ed il Vostilidi, utilizzato per il secondo vino bianco.
VISITE
Aperto tutti i giorni, dalle 11 alle 19. È necessaria la prenotazione, il tour guidato e la degustazione sono in inglese. È preferibile prenotare.
Contatti: +30 697 6108768 email: haritatosvineyards@gmail.com
La strada del vino di Cefalonia che ti ho proposto è un entusiasmante viaggio che ci porta dentro ad una realtà che, per quanto piccola, è in grado di offrire un panorama enoico completo e di grande qualità.
Merito di vignaioli, uomini e donne che amano la loro terra ed il vino che in quella stessa terra cresce e porta così tante soddisfazioni.