Le regioni vinicole emergenti come la Georgia, la Moldavia e la Romania stanno guadagnando sempre più riconoscimento nel panorama enologico internazionale.
Queste destinazioni vinicole offrono una combinazione di tradizione millenaria, vitigni autoctoni unici e tecniche di produzione affascinanti.
Andiamo a scoprire nel dettaglio le caratteristiche di ognuna di esse, i vitigni e la vinificazioni tipiche e vediamo insieme i principali vini prodotti in queste regioni.

GEORGIA
La Georgia, situata nel Caucaso, è considerata una delle patrie storiche della produzione del vino.
Qui si trovano tracce di viticoltura che risalgono a oltre 8.000 anni fa. La tradizione vinicola georgiana si basa sull’utilizzo di grandi giare in terracotta, chiamate qvevri, per la fermentazione e l’affinamento dei vini.
Questa tecnica di produzione unica conferisce ai vini georgiani un carattere distintivo e una complessità sorprendente. La Georgia possiede una ricchissima base ampelografica che conta più di 400 vitigni autoctoni, la maggior parte ahimè scomparsi: alcuni tra i vitigni autoctoni ad oggi più noti sono il Saperavi (uva rossa) e il Rkatsiteli (uva bianca).
Le regioni vinicole principali sono Kakheti a est, Imereti al centro e Racha-Lechkhumi nel nord-ovest del Paese.
Il vino georgiano ha trovato una sponda importante in Italia nella città di Bari, di cui San Nicola è patrono così come lo è della Georgia; in città vive infatti una importante comunità georgiana, che ha spinto varie cantine ad aprire il proprio wine-shop nel centro della città.
NOTE
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MOLDAVIA
La Moldavia (o Moldova) è una nazione che comprende una vasta regione vitivinicola in espansione situata nell’Europa orientale, racchiusa tra la Romania e l’Ucraina.
La sua tradizione vitivinicola ha radici antiche e il paese vanta una superficie vitata significativa.
La Moldavia è nota per i suoi vini bianchi, in particolare quelli prodotti con l’uva autoctona Fetească Albă e il vitigno internazionale Chardonnay.
La regione vinicola di Codru è la più celebre, ospita numerose cantine e vigneti di qualità ed è dove si trova la maggior parte dei vigneti moldavi (60%); è la zona migliore per la produzione di Fetească Regală, Fetească Albă, Riesling Italico, Sauvignon, Traminer e Cabernet.
Qui si trova la famosa cantina di Milestii Mici, la più grande al mondo, con una collezione di 1,5 milioni di bottiglie, e che vanta oltre 200 chilometri di tunnel scavati nella roccia calcarea, simili agli scavi romani nella Champagne.
Le tecniche di produzione moderne si combinano con le antiche tradizioni, garantendo vini di alta qualità con una grande varietà di stili e profili aromatici.
ROMANIA
La Romania ha una lunga tradizione vinicola che risale all’epoca dei Romani; è inaspettatamente una delle nazioni con la maggiore produzione di vino, e risulta al quinto posto in Europa dopo Italia, Francia, Spagna e Germania.
La Romania ha un clima decisamente continentale, determinato dalla sua lontananza dall’Oceano Atlantico e dalla sua contiguità con la vasta superficie terrestre della Russia ad est. Questo rende le estati calde e secche e gli inverni freddi e rigidi, con nevicate regolari. La regione costiera del Mar Nero è più temperata e meno esposta alle escursioni termiche stagionali.
Il paese vanta una ricchezza di microclimi e terreni diversificati, favorevoli alla viticoltura; la Romania offre una vasta gamma di vitigni autoctoni, come il Fetească Neagră (uva rossa) e il Fetească Albă (uva bianca), oltre a varietà internazionali come il Merlot e il Cabernet Sauvignon.
La regione della Transilvania, in particolare, è rinomata per i suoi paesaggi pittoreschi e i vini di alta qualità, soprattutto bianchi da uve Fetească Regală, Fetească Albă, Muscat Ottonel e Sauvignon blanc.
Le cantine rumene stanno attirando sempre più attenzione grazie alla loro capacità di creare vini che combinano tradizione e innovazione.
In queste regioni emergenti, la produzione del vino è spesso intrisa di storia e cultura, e i vignaioli lavorano instancabilmente per valorizzare i vitigni autoctoni e preservare le antiche tradizioni.
Con un impegno costante per la qualità e l’autenticità, queste regioni vinicole emergenti stanno diventando destinazioni sempre più ambite per gli appassionati di vino che desiderano scoprire nuovi gusti e sperimentare l’essenza delle tradizioni vinicole millenarie.
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I vitigni autoctoni e le tecniche di produzione tradizionali che rendono questi vini unici
La Georgia, la Moldavia e la Romania vantano una ricca varietà di vitigni autoctoni e tecniche di produzione tradizionali che conferiscono ai loro vini una personalità unica.
La zona caucasica di cui fanno parte viene considerata la “culla del vino” essendo la vinificazione presente sul territorio a partire dal 6000 aC circa; la Georgia, in particolare, è quella delle tre che vanta una più lunga e travagliata storia del vino, in quanto le vicende che ne caratterizzano il percorso includono un periodo abbastanza lungo in cui l’Unione Sovietica ne ha vincolato la produzione su standard qualitativi piuttosto bassi.
Vediamo ora per ognuna di queste regioni quali sono i principali vitigni autoctoni e le rispettive caratteristiche.
GEORGIA
Saperavi
È l’uva rossa più emblematica della Georgia; produce vini intensi e tannici, spesso caratterizzati da note di frutta nera, spezie e tannini robusti.
Rkatsiteli
Questo vitigno bianco è ampiamente diffuso in Georgia e viene utilizzato per produrre vini bianchi secchi, dolci e anche orange wine, ottenuti dalla fermentazione delle bucce con il succo.
Qvevri – tecnica di vinificazione
Le grandi giare di terracotta, chiamate qvevri o kwevri, sono uno dei simboli distintivi della tradizione vinicola georgiana: i vini vengono fermentati e maturati in questi recipienti interrati, conferendo loro una struttura e una complessità uniche (immagine in copertina e qui sotto).

MOLDAVIA
Fetească Albă
Questo vitigno autoctono è ampiamente coltivato in Moldavia ed è utilizzato per produrre vini bianchi freschi e aromatici, con note di fiori bianchi e agrumi.
Fetească Neagră
È un vitigno autoctono rosso che dà origine a vini rossi morbidi e profumati, con sfumature di frutta rossa e spezie.
ROMANIA
Fetească Regală
Questo vitigno bianco autoctono produce vini aromatici, freschi e minerali, con note di frutta bianca e fiori.
Tămâioasă Românească
È un vitigno aromatico che dà vita a vini bianchi profumati, spesso caratterizzati da note di miele, frutta esotica e fiori.
In tutte queste regioni, l’enfasi sulla preservazione dei vitigni autoctoni e l’utilizzo di tecniche di produzione tradizionali contribuiscono a creare vini che riflettono la storia e la cultura del territorio.
L’attenzione per l’artigianalità e il rispetto delle pratiche tradizionali permettono di ottenere vini distintivi e di alta qualità che raccontano una storia unica attraverso i loro aromi, sapori e caratteristiche organolettiche.
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GEORGIA
Saperavi – az. Teliani Valley
Dalla regione Kakheti, la più rinomata della Georgia, arriva un vino rosso intenso – da vitigno autoctono Saperavi – e corposo con un bouquet di frutti di bosco, spezie e note terrose. Si consiglia di servirlo a una temperatura leggermente più fresca (16-18°C) per apprezzarne la freschezza e l’equilibrio.
Rkatsiteli – az. Pheasant’s Tears
Un vino bianco aromatico – da uve bianche autoctone Rkatsiteli – con note di miele, frutta secca e agrumi. Si consiglia di degustarlo leggermente fresco (10-12°C) per esaltare le sue caratteristiche aromatiche complesse.
MOLDAVIA
Fetească Albă – az. Cricova
Un vino bianco da uve autoctone Fetească Albă, secco e fruttato con note floreali, agrumi e una leggera mineralità. Si consiglia di servirlo fresco (8-10°C) per apprezzarne la freschezza e l’eleganza.
Fetească Neagră – az. Château Vartely
Un vino rosso elegante con sentori di frutta rossa matura, spezie e note di cioccolato. Si consiglia di degustarlo a temperatura ambiente (16-18°C) per esaltarne la complessità ed i tannini setosi.
ROMANIA
Fetească Regală di Cramele Recaș
Un vino bianco aromatico con note di fiori bianchi, pesca e mandorla. Si consiglia di servirlo fresco (8-10°C) per esaltare la sua freschezza e vivacità.
Tămâioasă Românească di Vinarte
Un vino bianco aromatico e dolce con profumi intensi di fiori, miele e frutta tropicale. Si consiglia di degustarlo a una temperatura leggermente fresca (10-12°C) per apprezzarne la complessità e l’equilibrio tra dolcezza e acidità.
Quando degustate questi vini, prendete il tempo per osservarne il colore, annusarne l’aroma e assaporarne i sapori.
Abbinate i vini a piatti tradizionali della regione, come carne alla griglia, piatti a base di formaggi stagionati o piatti locali, per sperimentare l’armonia tra il cibo e il vino.
Ricordate di gustarli con calma, scoprendo le sfumature e le sfaccettature che rendono questi vini unici e rappresentativi delle rispettive regioni.
