In Italia, tra le varie zone in cui è possibile trovare vigneti che crescono su terreni vulcanici, quella sicuramente più famosa e caratteristica è l’area intorno all’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa.
Stiamo dunque parlando di vini vulcanici di cui, vivendo a Lanzarote, abbiamo approfondito molto la conoscenza. Questi vini sono prodotti da uve che crescono su un terreno di origine vulcanica, nei quali è sempre possibile ritrovare i segni distintivi (sapidità, mineralità) tipici di un’uva cresciuta in questo ambiente.
La DOC Etna comprende un’area di produzione che abbraccia il vulcano sviluppandosi da nord a sud seguendone solamente le pendici orientali, in provincia di Catania. Qui sono sorte numerose cantine che producono vini vulcanici coltivando vitigni autoctoni come Catarratto e Carricante (a bacca bianca), Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio (a bacca rossa).
Storicamente questa è una zona famosa per la coltivazione della vite, importata dai greci e coltivata già dal III secolo a.C.. Oggigiorno le varietà dei vitigni sono cambiate rispetto ad allora, ma si possono trovare cantine che vantano la presenza di piante molto “vecchie”, addirittura intorno ai 120 anni, sopravvissute alla fillossera grazie proprio a quel terreno vulcanico che non permette lo sviluppo del temibile parassita.
Se vorrete concedervi un weekend tra le magnifiche vigne ed i maestosi panorami che solo l’Etna può offrire, noi vi consigliamo questi due modi:
IN TRENO
Se siete senza macchina, il consiglio è di visitare la zona con la Ferrovia Circumetnea: avrete la possibilità di viaggiare su un trenino molto caratteristico, il cui tracciato si snoda sul percorso originale risalente a più di un secolo fa. Passerete attraverso vigneti che crescono in un paesaggio unico, a tratti lunare, che vi lasceranno letteralmente senza parole. Il Treno dei Vini dell’Etna parte dai paesi di Riposto oppure Piedimonte Etneo e ferma in varie stazioni dalle quali potrete raggiungere le cantine più rinomate della zona e fare la vostra visita con degustazione. Questa esperienza unica è gestita da Strada del vino dell’Etna ed il viaggio comprende la visita guidata in due o più cantine, la degustazione di vini locali e l’assaggio di prodotti tipici. Il biglietto è acquistabile online.
IN AUTO
Se invece volete gestirvi in autonomia il vostro itinerario enoturistico, la strada da percorrere è la SS 120, raggiungibile dall’autostrada A18 Messina-Catania – uscita Fiumefreddo – e poi seguite le indicazioni per Piedimonte Etneo. Abbiamo selezionato alcune tra le cantine più caratteristiche della zona nord dell’Etna, un viaggio alla scoperta di vini, un territorio e tanti uomini e donne che con il loro instancabile lavoro ci donano emozioni allo stato puro.
Cliccando qui potete trovare la mappa con le indicazioni dei vari posti citati in questo articolo.
CANTINE
TENUTA DI FESSINA – Linguaglossa
Percorrendo la SS 120 da Piedimonte Etneo, la prima cantina che vi consigliamo è Tenuta di Fessina, cantina nata nel 2007 dalla ferrea volontà di una donna fiorentina di nascita, Silvia Maestrelli, ma siciliana di adozione.
L’amore per questa terra lo si può ritrovare nei suoi vini e nella cantina. Silvia sarà felice di accogliervi per le visite guidate in cantina ed in vigna e, se vorrete intrattenervi più di un giorno, nel suo Wine resort, circondati da vigneti vecchi anche 80 anni.
Presso la Tenuta di Fessina si tengono visite e attività di varia natura: potrete conoscere la cantina ma anche partecipare alla produzione di ricotta e tuma fresca, fare picnic nel vigneto degustando prodotti locali all’ombra delle viti secolari, oppure ascoltare i poeti vignaioli, in un percorso artistico che si snoda tra vigna, cantina e bottaia. Tutto qui è stato pensato al meglio per far vivere al turista appassionato la vera vita agricola siciliana, fatta di dura lavoro ma anche di momenti di puro godimento.
Per info e prenotazione visite/degustazioni: fessina@tenutadifessina.com / +39 0942 395300
Per soggiornare presso Tenute di Fessina, clicca qui.
PATRIA AZIENDA VINICOLA – Castiglione di Sicilia
L’azienda vinicola Cantine Patria nasce tra Solicchiata e Passopisciaro, due piccole frazioni di Castiglione di Sicilia, nominata “Città del Vino”. Questa cantina prende il nome da una contrada di nome “Patria” presso Monreale, una città in provincia di Palermo, dove, nel 1950, la famiglia Di Miceli – attuale proprietaria della cantina – acquistò il loro primo appezzamento di terreno.
Oltre alla cantina ed alla Antica Bottaia, è possibile visitare, immerso nei vigneti dell’azienda, l’Anfiteatro Pàlici, in pietra lavica, che si presta per eventi artistici e culturali, oppure seguire il suggestivo percorso sotterraneo tra le lave millenarie.
Si effettuano visite e degustazioni presso le Cantine Patria tutto l’anno, per info e prenotazioni: +39 0942 986072 o compilare il form sul sito.
PALMENTO COSTANZO – Passopisciaro
Palmento Costanzo ha una delle storie più antiche della zona: il palmento (dove prima si pigiavano le uve) risale al XIX secolo e nel 2011 l’attuale proprietario, Mimmo Costanzo, ne ha deciso il restauro conservativo insieme alla cantina.
La Cantina comprende 10 ettari di vigneti in Contrada Santo Spirito a circa 700 m slm; le vigne sono coltivate col tipico alberello etneo e molte, prefillossera, affondano le radici nei terrazzamenti sostenuti da muretti di pietra lavica di rara bellezza.
Nella sala degustazione, affacciata sui vigneti, è possibile partecipare a percorsi di degustazione di tre o cinque vini Etna Doc e abbinamento vino-cibo. Tutti i percorsi prevedono anche la visita guidata ai vigneti e alla cantina, con spiegazione dei processi agronomici, di vinificazione e di affinamento.
Per info e prenotazioni visite/degustazioni: +39 0942 983239
FIRRIATO – CAVANERA ETNEA – Castiglione di Sicilia
Agli inizi degli anni ‘80, la passione enologica di Salvatore Di Gaetano viene attratta da un luogo particolare, la contrada del Firriato, nell’agro straordinario della città di Trapani. Un territorio agricolo segnato profondamente dalla coltivazione della vite e dalla cultura del vino, posto tra il mare, bellissimo, della costa trapanese e la rocca maestosa dell’antica città di Erice.
Dalla parte opposta della Sicilia, troviamo la cantina con annesso Wine Resort “Cavanera Etnea”, in contrada Verzella, nel comune di Castiglione di Sicilia: antichi vigneti posti su terrazzamenti che permettono la viticoltura fino ai 950 m slm, i più alti della tenuta.
Il connubio tra cantina e Wine Resort permette agli appassionati di vivere un’esperienza enologica totale, tra camminate tra i vigneti centenari, le degustazioni di vino, i corsi di cucina e le wine class.
Per info e prenotazioni visite/degustazioni: 094 2986182
Per soggiornare presso Cavanera Etnea clicca qui.
TERRAZZE DELL’ETNA – Randazzo
Il nome della cantina prende spunto dai terrazzamenti che la abbracciano, recuperati nel 2008 sul versante nord del vulcano.
I vigneti dei due Nerello – Mascalese e Cappuccio -, dello Chardonnay, del Pinot Nero e del Petit Verdot si estendono per 36 ettari dai 650 ai 950 m slm immersi in un ambiente veramente affascinante, riconosciuto nel 2013 dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
La visita, accompagnata da personale specializzato, vi introdurrà all’arte di “fare il vino” e comprende l’introduzione tecnica presso la cantina, la passeggiata nei vigneti abbracciati da boschi di querce e castagni e la degustazione dei vini presso l’antico palmento restaurato.
Una visita che difficilmente scorderete, sia per il paesaggio che per i vini che degusterete insieme alle prelibatezze della gastronomia locale.
Per info e prenotazioni: +39 345 5996702 oppure compilare il form cliccando qui.
CAMPORÈ – Randazzo
L’Etna, a Muntagna come la chiamano i locali, sovrasta i vigneti di Camporè, che si trovano nel territorio di Randazzo in Contrada San Lorenzo, a circa 765 m slm.
L’azienda è condotta dalle sorelle Maria Pia Madaudo e Cristina, giovani imprenditrici con la passione per il vino, la natura e l’Etna, e che possono contare sull’esperienza tramandata loro da tre generazioni di produttori di vino.
Nei vigneti a San Lorenzo si coltivano solo vitigni autoctoni, Nerello Mascalese e Cappuccio, Carricante e Catarratto, e gli interventi sono fatti esclusivamente a mano e nel rispetto delle tradizioni vitivinicole locali.
Come dice Maria Pia, “la mission di Camporè è fare del buon vino in armonia con la natura, coniugando tradizione e innovazione”; conoscendoli, viene da dire missione compiuta!
Per info e prenotazioni: +39 336 887300 oppure compilare il form cliccando qui.
COSA FARE NEI DINTORNI
Perché naturalmente l’Etna non è solo vino!
Nelle zone circostanti il Vulcano, potete svolgere tantissime attività che vi faranno letteralmente innamorare, lasciandovi quella voglia che sempre ci accompagna quando sentiamo un certo feeling con il luogo che stiamo scoprendo…quella di tornare!
PARCO DELL’ETNA
Sua Maestà, l’Etna.
Su questo vulcano mitico ci si potrebbe scrivere un’enciclopedia, talmente varia e complessa è la sua storia, sia dal punto di vista naturalistico/geologico che da quello sociale, vista l’importanza e l’influenza che ha sempre esercitato sui popoli che hanno vissuto alle sue pendici.
Dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, comprende un’area di 59 mila ettari protetti, al cui interno sono inseriti paesi interi, boschi e molti sentieri.
Le attività che si possono svolgere sull’Etna sono tante e per tutti i gusti: si va dalla funivia che vi porta verso i crateri sommitali del vulcano (partenza dal rifugio Sapienza, vedi mappa); potete visitare il Museo Vulcanologico, a Nicolosi, dove scoprire i segreti e la storia del vulcano; oppure divertirvi al Parco Avventura EtnAvventura, a pochi Km dal Rifugio Sapienza, che dispone di ben 15 percorsi acrobatici sugli alberi, posti a diverse altezze da terra e differenziati per difficoltà e impegno fisico crescente; o magari cimentarvi in qualche sentiero che si snoda tra i vari crateri, come quello chiamato “Schiena dell’asino” o il “Monte Zoccolaro” (per dare un’occhiata ai sentieri dell’Etna, clicca qua).
Sull’Etna potrete anche soggiornare nel famoso Rifugio Sapienza, lo storico rifugio sorto negli anni antecedenti la Seconda Guerra Mondiale per scopi militari e successivamente trasformato in rifugio per i turisti: è in grado di ospitare 55 persone in 24 camere (singole,doppie, triple), per farvi vivere un’esperienza indimenticabile.
GOLE DELL’ALCÀNTARA
Una meraviglia naturale, creatasi circa 8000 anni fa in seguito ad alcune eruzioni dell’Etna, e che ancora oggi sorprende e stupisce chi le visita.
Il fiume Alcantara (da leggersi Alcàntara per non confonderlo con il famoso tessuto) nasce sui Monti Nebrodi e sfocia nel Mar Ionio, dopo aver percorso 53 km tra le province di Messina e Catania; il suo nome attuale deriva dalla parola araba al qantar che significa il vaso, a causa delle strette gole che lo caratterizzano e che assomigliano al profilo di un vaso.
Il modo migliore per viverle da vicino, è recarsi al Parco Botanico e Geologico, dove potrete effettuare escursioni guidate (con lo shuttle, oppure bike tour, nordic walking, canyoning, body rafting), oppure giocare nello spray park, o magari anche solo godervi dei momenti di relax in riva al fiume.
PARCO DEI MONTI NEBRODI
I Monti Nebrodi, la principale catena montuosa siciliana, è anche il luogo più ricco d’acqua della regione, con i suoi fiumi, i suoi laghi e le sue cascate immerse in meraviglioso boschi incontaminati.
Un patrimonio naturale, storico e culturale della Sicilia, nonché la più grande area protetta della regione; il consiglio – per chi ha una buona gamba ed è un po’ allenato – è di portarvi scarpe comode e giacca antivento (si arriva ai 1500 m slm con dislivello sui 700/750 m) e percorrere lo scenografico Sentiero delle Sorgenti, un anello di 18 km che parte e finisce nel comune di Maniace, in provincia di Messina.
Passerete tra i boschi su sentieri di terra battuta, sentieri di antica pavimentazione o altri usati dai pastori, vedrete e berrete l’acqua pura di varie sorgenti ed ammirerete la cima del Monte Soro (il più alto della catena) da un punto di vista senza eguali.
Per info, visitate il sito web ufficiale del Parco dei Nebrodi.
BRONTE
Vi piace il pistacchio? Ecco, allora non potete non fare un salto a Bronte, la capitale italiana del pistacchio, sulle pendici occidentali del vulcano, e fermarvi in una delle pasticcerie/gelaterie del paese per gustarvi le fantastiche delizie gastronomiche brontesi, come il gelato di pistacchio, il cannolo, la crepe, gli arancini…
Grazie ai saggi consigli di Marco di Pistacchissimo.it, i locali da non perdere assolutamente se vorrete mangiare il top del top sono:
- Evergreen in Corso Umberto 303, per un buon gelato;
- Creperie Salvo&Isabella in Corso Umberto 116, per delle fantastiche crepes e/o il cannolo;
- Bar Tartufo in Viale Cavaliere Vittorio Veneto 32, per degli indimenticabili arancini;
- e tante altre prelibatezze le trovate sul sito di Pistacchissimo!
Insomma…di cose da fare/vedere/degustare, questo splendido territorio ne offre parecchie!
Se deciderete di passare qualche giorno alla scoperta di questi magnifici luoghi seguendo i nostri consigli, scrivetecelo nei commenti, così come se avete scoperto qualche posto che merita di essere visitato: saremo felici di pubblicarlo in modo che sempre più persone conoscano quanto stupendo è il nostro territorio!
A presto…e buon divertimento!