CERVEZA LANZAROTE NAO, LA BIRRA CHE VIENE DAL MARE

di Cristian
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Abbiamo incontrato Miguel, il Mastro Birraio di NAO, in un caldo pomeriggio primaverile Lanzaroteño.

Ci sediamo al bancone del locale adibito a birreria, dove nelle sere del weekend si possono bere le sue birre. In quel momento della giornata è chiuso al pubblico, sicché l’atmosfera è tranquilla e la temperatura interna è fresca, la calura resta fuori.

CERVEZA LANZAROTE NAO
Il bancone dove gustare le birre NAO – foto © NAO

Miguel inizia a raccontarci la storia sua e della Cervecería: come spesso succede, tutto ha inizio da una passione smisurata per la birra artigianale, che dapprima lo spinge a produrla per sé ed i suoi amici e successivamente a frequentare un corso per Mastro Birraio a Barcellona.

Il passo successivo è quello di trasformare la sua passione e ciò che ha imparato in un vero e proprio lavoro, e da quel punto di vista Lanzarote non rappresenta certo il più facile dei luoghi dove scommettere su un prodotto così poco conosciuto.

Ma Miguel non si scoraggia e anzi, decide di puntare sull’artigianalità a 360˚. Ad inizio 2015 si mette alla ricerca della location ideale, che deve essere il più possibile tipica di Lanzarote e rappresentare in tutto e per tutto l’anima marinara dell’isola e dei suoi abitanti. E alla fine la trova: è un vecchio magazzino che tempo addietro era stato utilizzato per le reti dei pescatori, situato nel più antico porto di Arrecife, Puerto Naos.

Si tratta di tre locali adiacenti: il locale dove siamo noi, arredato in modo minimal con elementi che rievocano situazioni legate alla vita marinara di Lanzarote; un altro che funge da birrificio, con tutti i macchinari e le attrezzature per produrre le birre; ed infine il magazzino, dove stazionano le bottiglie prima della spedizione.

Trovata la location, Miguel deve pensare a come trasformarla in birreria e birrificio. Compito reso complicato dal fatto che a Lanzarote sono in pochi a conoscere le tecniche necessarie per creare dal nulla un birrificio; non gli resta altro da fare che mettersi a studiare per conto suo e successivamente, con l’aiuto di qualche amico, riesce in quella che all’inizio sembrava un’impresa titanica.

Ma non è finita, ovviamente, perché a quel punto inizia un periodo di sperimentazione e prove utili a trovare il tipo di birra da proporre sul mercato di Lanzarote. Un mercato reso difficile dalla scarsa abitudine dei locali a consumare birra artigianale, nata dalla poca cultura in materia e dalla totale assenza, fino ad allora, di birrifici artigianali.

Come sappiamo gli ingredienti principali per fare la birra sono tre: cereali, luppolo ed acqua. Durante questo periodo di sperimentazioni Miguel va in giro per il mondo a cercare i migliori finché non li trova: cereali maltati da Germania e Belgio e luppolo dagli Stati Uniti. Una ricerca che lo spinge fuori dall’isola in quanto, acqua a parte, gli altri ingredienti sono scarsamente reperibili. Una difficoltà che comunque non ostacola Miguel, il quale, per legare ancora di più le sue birre a Lanzarote, decide di utilizzare in ogni ricetta una parte di cereali provenienti dall’isola.

Le birre. Sono tre quelle prodotte durante tutto l’anno e altre invece sono stagionali. Quelle che troviamo sempre sono La Gloria, la Capitán e la Marinera. Tre nomi che evocano immagini tipiche marinaresche e, nel caso de La Gloria, anche un pezzo di storia di Lanzarote, essendo questo il nome di una antica barca a vela tra le più famose dell’isola.

cerveza lanzarote nao

Tre birre, tre stili diversi. Partendo dalla più beverina, troviamo La Gloria, una Berliner Weisse fatta con malto di grano e orzo e luppolo americano. Bionda leggera (3,5%vol.) e adatta alle giornate calde di Lanzarote. Al palato si sentono note fruttate e leggermente agrumate, la schiuma è soffice e persistente. Considerata la volontà di Miguel di portare lentamente i gusti locali verso le birre artigianali, questa è sicuramente quella giusta con cui iniziare questo processo di iniziazione!

Segue la Marinera, una bionda ALE dalle sfumature dorate e dal carattere un pochino più complesso. Vengono usati tre tipi di malto differenti ed una accurata selezione di luppoli che le donano aromi e sapori che tendono al tostato. La schiuma è fine e persistente. L’alcol moderato (4.6%) la rende ideale per qualsiasi momento della giornata ma anche come accompagnamento alle tapas tipiche spagnole.

Per ultima, troviamo la Capitán. È un’ American Pale Ale dal colore ambrato con riflessi marroncini che già ci preannunciano cosa andremo a bere. L’alcol, nonostante non sia eccessivo (5.2%), dà il suo apporto rendendola piacevolmente complessa. Tre tipi di malto ed un luppolo anche qui selezionato conferiscono corpo ed amarezza, ideali per accompagnare piatti come formaggi stagionati (quelli di Lanzarote sono di capra) o la classica paella.

A parte queste birre che vengono prodotte tutto l’anno, troviamo come detto quelle stagionali. L’ultima di casa è la Maresía, una bionda alla quale viene aggiunto il mosto ottenuto con la Malvasía Volcánica della Bodega Vulcano de Lanzarote. Anche in questo caso il nome evoca contesti marinareschi, in quanto in dialetto locale con Maresía si indicano le goccioline microscopiche di mare che si innalzano dalle onde rotte dal vento e che arrivano piacevolmente sulla pelle. Senza scordare che, come ci ha fatto notare Miguel, Maresía è anche la contrazione tra le parole Mar e Malvasía, ad ulteriore riprova che anche lei è una birra  che viene dal mare.

Altre birre stagionali sono in fase di studio, e Miguel sta pensando di coinvolgere nella lavorazione frutta, come fichi o more, oppure la batata, tipico tubero dolce lanzaroteño di cui il paese di San Bartolome ne è il principale produttore.

CERVEZA LANZAROTE NAO

Ma la creatività del nostro Mastro Birraio Miguel non si ferma qui. Sono in fase di organizzazione varie iniziative che si svolgeranno durante l’estate, tutte differenti e rivolte a far conoscere sia ai locali che ai turisti questa vera gemma di Lanzarote: dai concerti che si svolgeranno nella birreria, alle visite guidate nel birrificio fino a serate a tema, dove l’abbinamento birra-cibo sarà il protagonista e verranno coinvolti produttori di formaggio locali o chef che prepareranno la mitica paella.

Una scommessa vinta, dunque. Una passione, quella per la birra artigianale, che ha travolto e trascinato Miguel in questa impresa fino a trasformarla in realtà.

A noi non resta che consigliarvi caldamente di passare dalla sua birreria (clicca qui per la mappa) – che apre i battenti, per ora, il venerdì a pranzo/cena ed il sabato a pranzo – per degustare le sue birre. Siamo sicuri che non ne sarete delusi!