“Madeira is a matter of up and down”.
(Madeira è tutta un sali e scendi)
Queste sono le parole con cui la nostra guida Graça ci ha introdotto l’isola di Madeira.
L’occasione per conoscere il vino di Madeira ci è stata offerta da Discovering Madeira e Visit Madeira attraverso il Food & Wine Tour; un’intera giornata durante la quale abbiamo visitato e “degustato” quattro differenti cantine.
L’ “up and down” a cui faceva riferimento Graça era dovuto alla caratteristica conformazione di Madeira: un antichissimo vulcano sbucato nel mezzo dell’Atlantico che ha dato origine ad un vero e proprio complesso montuoso con cime che superano i 1800 metri.
Di conseguenza la viticoltura di Madeira ha tutto per essere considerata “eroica” al pari della nostrana, Cinque Terre e Valle d’Aosta per fare alcuni esempi.
Viaggiare per le strade di Madeira rende bene l’idea di quanto possa essere complicato coltivare e vendemmiare in questo angolo di mondo; le cantine raramente possiedono un vigneto, che si manifesta quasi sempre come una piccola parcella terrazzata di proprietà di singoli coltivatori.
La maggior parte dei produttori di Madeira comprano le uve dalle centinaia di propietari di un vigneto sparsi per l’isola, essendo le vigne di piccolissime dimensioni, a volte addirittura grandi come un cortile.
Delle quattro visitate una sola possiede un vigneto, Barbusano, e grazie alla camminata che si può fare tra i suoi filari si può vedere quanto lavoro ci sia dietro ad una vigna.
Capire un vino è capire cosa c’è dietro; nel caso di Madeira c’è molto lavoro anche dietro la vigna. Pulire il terreno dalla vegetazione, creare il terrazzamento dove non c’è oppure risistemarlo, creare un sistema per l’irrigazione (le famose levadas): attività che richiedono tempo, manodopera e investimenti, e non è poi così banale avere a disposizione tutte e tre contemporaneamente.
Se vuoi sapere di più sul Madeira, clicca qui.
Ma torniamo al Food & Wine Tour. Le cantine che abbiamo visitato sono quattro: due producono il Madeira, il vino fortificato, e due vino secco da tavola (bianco, rosato, rosso e spumante).
Nell’ordine abbiamo visitato: Blandy’s (Madeira), Barbusano (vino secco), Terras do Avô (vino secco) e Barbeito (Madeira).
In questo modo si può avere una panoramica completa sulla produzione di vino a Madeira, che include quella più antica e tradizionale legata al Madeira ma anche quella più giovane e “scalpitante” dei vini secchi da tavola.
La localizzazione delle cantine del Tour permette di vedere una buona parte di Madeira, passando tra gli immancabili bananeti ed i boschi di laurisilva, tipica foresta sempreverde tropicale presente sull’isola ed dichiarata dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità.
Andiamo a scoprirle una per una.
Blandy’s Wine Lodge – Funchal
Blandy’s è una delle cantine storiche di Madeira.
Fondata nel 1811 dall’inglese John Davis Blandy è arrivata oggi alla settima generazione. Un’intera famiglia che, nel corso degli anni, si è dedicata ad una missione: produrre un eccellente Madeira restando al passo con i tempi ma senza dimenticare la propria tradizione.
Il nucleo principale, quello in cui vengono accolti i visitatori e dove si trova una parte della bottaia per l’affinamento, è situato nel centro di Funchal, a due passi dalla Cattedrale (Sé).
Il protagonista ovviamente è il Madeira, il vino fortificato che ha reso l’isola una tappa imprescindibile per tutti i wine lovers, specialmente per quelli appassionati di vini liquorosi.
La visita è davvero interessante e tocca vari spazi, dal museo alla bottaia, dalla sala degustazione allo shop fornitissimo. È un viaggio completo dentro al Madeira che coinvolge la storia del vino e quella della famiglia, la produzione, la viticoltura, i vitigni, per finire con la degustazione dei loro vini.
Barbusano – Sâo Vicente
Incastonata tra i monti di Madeira, non lontano dalle Grotte de São Vicente e dalla caratteristica Capelinha de Nossa Senhora de Fatima che ha ispirato il logo dell’azienda, Quinta do Barbusano, seconda tappa del nostro tour.
Quinta do Barbusano produce vino secco, o come lo chiamano ora still wine, per differenziarlo dal Madeira fortificato.
Il panorama dallo spiazzo antistante la grande veranda è di quelli che tolgono il fiato. È qui che abbiamo effettuato la degustazione ed il pranzo (un ottimo pranzo con carne alla griglia cucinata sul momento, patate di Madeira e il bolo do caco, tipico pane con burro, aglio e prezzemolo) .
Davanti a voi infatti si distenderà maestosa e verdissima la vallata che porta all’oceano, in cui si alternano vigneti, bananeti e boschi.
Ed oltre ad essere incredibilmente bella è anche il modo migliore per capire la viticoltura madeirense; vista la particolare conformazione degli spazi a disposizione (Madeira è anche montagne e picchi innevati!) si è dovuto procedere con il terrazzamento dei declivi della montagna.
Lo spazio venutosi a creare era anticamente prezioso per l’agricoltura, e l’unico modo per garantire l’ottimizzazione dello spazio era la pergola.
Sopra, l’uva; sotto, tutti i prodotti agricoli necessari per il sostentamento: si seminavano quindi patate, pomodori e tante altre verdure.
Oggigiorno questa antica usanza non è più necessaria, ma i terrazzamenti sono rimasti e le pergole anche.
Oltretutto, la pergola è ottimale per altri motivi: è ideale per il clima di Madeira, umido e ventoso, permettendo una buona ventilazione che non fa stagnare l’umidità; garantisce un’ottima resa in relazione agli ettari a disposizione; è meno faticosa di un sistema tradizionale, visto che comunque la vendemmia deve essere manuale e le cassette trasportate a spalle fino alla cantina.
Quinta do Barbusano nasce nel 2006 ma il primo vino esce nel 2008; sono anni in cui António Oliveira (il fondatore) si dedica alla vigna, in molte zone della proprietà da risistemare e riportare in produzione di uva.
Quinta do Barbusano si distingue dunque dalla classica tipologia fortificata (ma non è l’unica e presto vi parleremo anche di un’altra azienda) proprio perché produce vino secco, nelle varianti bianco, rosé e rosso.
I vitigni coltivati sono i classici dell’isola, quelli che meglio la rappresentano: Tinta Negra e Verdelho; rosso il primo e bianco il secondo, sono le varietà più coltivate a Madeira, usate per tutte le tipologie di vino (anche i fortificati).
Da Quinta do Barbusano, a seconda del periodo, si possono fare varie attività: oltre alla visita ai vigneti, alla degustazione dei loro vini ed al pranzo, si può partecipare alla vendemmia e anche alla antica e tradizionale “pisa da uva”, la spremitura dell’uva fatta a piedi nudi.
Noi siamo stati fortunati, perché abbiamo avuto una tregua dalla pioggia che ci ha seguito in questi giorni, permettendoci di poter godere di tanta bellezza.
Adotta o regala un filare
Puoi scegliere tra l’adozione di un filare in Toscana (Chianti) o in Puglia (Salento). L’adozione del filare dura 12 mesi e può iniziare in qualsiasi momento. L’adottante riceverà:
- aggiornamenti e approfondimenti mensili via email;
- il certificato di adozione e verrà apposta la targhetta in legno personalizzata sul filare;
- n.6 bottiglie di vino prodotto con il vitigno scelto
Terras do Avô – Seixal
Le Terre del Nonno. Un nome così mi porta indietro alla mia infanzia, quando insieme al mio nonno andavo a raccogliere i frutti dell’orto che coltivava, uva inclusa (ma solo per mangiarla così, appena staccata dall’albero).
Sofia è una dei tre fratelli che hanno ereditato dal nonno le terre in cui hanno deciso di impiantare le viti oppure migliorare le condizioni di quelle già esistenti.
Terras do Avô, o per essere più precisi la splendida terrazza per la degustazione, si trova a Seixal, piccolo borgo marinaro nel nord-ovest di Madeira.
Si passa da un piccolo cancello, si salgono le scale e appena si arriva in cima inizia lo spettacolo.
Perché da un lato ci sono i tavoli per la degustazione, e già dalla cura dei dettagli con cui sono stati preparati si può iniziare a capire l’entità di quello che si sta andando a fare.
Di fronte…beh di fronte la meraviglia.
Scogliere verdissime a picco su un mare blu cobalto e qualche casetta qua e là a fare da cornice.
Si rimane realmente senza parole.
Una volta trovate le forze per staccarsi da tanta bellezza senza eguali, ci siamo diretti ai tavoli per assaggiare i vini di Terras do Avô; che sono secchi, vini da tavola e che tavola, bianchi, rosati, rossi e spumanti metodo classico.
Ma soprattutto sono fatti bene e sono buoni; non “piacioni” perché non è quello l’obiettivo, ma piacevoli e soprattutto rispecchiano quello che questa terra unita al lavoro umano è capace di dare.
Noi abbiamo assaggiato il vino bianco “Branco Terras do Avô 2017” ottenuto da uva Verdelho ed il rosso “Tinto Terras do Avô 2017“, blend delle varietà lusitane Touriga Nacional e Tinta Roriz e degli internazionali Syrah e Cabernet Sauvignon.
Freschezza, acidità, sapidità marina, struttura e tannini morbidi sono le caratteristiche che predominanti.
Sono stati anche i primi a Madeira a produrre spumante Metodo Classico, da uve Verdelho.
📣 In un post di qualche giorno fa abbiamo descritto il loro “Branco Terras do Avô Grande Escolha 2017” acquistato presso la Garrafeira do Mercado di Funchal (Mercado dos Lavradores). Se ve lo siete perso, clicca qui
I vini sono stati accompagnati da alcuni piatti preparati da Sofia e da sua mamma, deliziosi come i loro vini.
Terras do Avô è una piccola azienda che con il suo lavoro quotidiano contribuisce a far capire quanto grande possa essere il potenziale di Madeira anche per quanto riguarda i vini “tradizionali”.
Barbeito – Camara do Lobos
Se vi capita di entrare in un’enoteca di Funchal sicuramente vedrete spiccare la loro etichetta bianca con un simpatico personaggio imparruccato (in realtà è un disegno che ritrae un importante politico di Funchal vissuto tra il XVIII ed il XIX secolo) intento in varie attività, ludiche e non.
Barbeito è una della aziende più importanti di Madeira e del Madeira; siamo nel territorio del comune di Camara de Lobos, paesino un po’ nell’entroterra a ovest di Funchal.
Quarta ed ultima tappa dell’interessantissimo Food & Wine Tour organizzato da Discovering Madeira in collaborazione con Visit Madeira.
Fondata nel 1946 da Mário Barbeito de Vasconcelos, negli anni si è saputa ritagliare uno spazio sempre più ampio nel mercato locale ed internazionale, a buon diritto.
Oggi sono i suoi figli e nipoti a guidare l’azienda e lo fanno cercando il giusto equilibrio tra un futuro sempre in continuo cambiamento ed un passato che non può e non deve essere dimenticato né sottovalutato.
Il Madeira di Barbeito è un vino che non tradisce le attese; si va dalle versoni invecchiate 3, 5 o 10 anni, una sorta di entry-level ma di gran qualità organolettiche, alle singole annate (colheitas) ai madeira invecchiati per varie decadi.
La degustazione include una tipologia di Madeira ed un vino secco: la Malvasia di Candida ed il Verdelho 2018. Due tipologie bianche che mostrano le molteplici potenzialità di una cantina e delle varietà tipiche di Madeira.
Scoprire Barbeito ci ha reso consapevoli che il Madeira porta con sé i geni di chi l’ha fatto, ed è questo il motivo per cui ogni Madeira ha le sue peculiarità e le sue proprie caratteristiche.
Per concludere, il consiglio è quello di includere Madeira tra le vostre destinazioni di viaggio; esistono anche dei voli diretti dall’Italia (per ora solo Bergamo). Ma se siete appassionati di vino e di paesaggi mozzafiato, è l’isola che fa per voi.
E se volete fare il Food & Wine Tour, organizzato da Discovering Madeira clicca qui; è il modo migliore per scoprire la vitivinicoltura madeirense, attraverso un tour di otto ore con pulmino e guida, e la possibilità di pranzare e degustare i vari tipi di vino che Madeira può offrire.
Vedrai, sarà un’esperienza che non dimenticherete per moooolto tempo!
Special thanks:
🔸 Discovering Madeira e a Visit Madeira per averci ospitato nel loro Food & Wine Tour in giro per gli “up&down” di Madeira;
🔸 Graça, la nostra splendida guida che ci ha fatto scoprire, conoscere e capire ogni aspetto dell’isola, enoico e non (nell’ultima foto);
🔸 Vanessa del Madeira Promotion Bureau, per lo splendido appoggio ed aiuto nel nostro percorso di conoscenza del Madeira.