Il Nomade di Vino
  • H🌍ME
  • about us
    • CHI SIAMO
    • collaboriamo – contatti
    • newsletter
  • Dove andare
    • italia
    • europa
    • mondo
  • diVin dormire
  • Interviste
  • curiosità
  • libri
  • SHOP
Il Nomade di Vino
  • H🌍ME
  • about us
    • CHI SIAMO
    • collaboriamo – contatti
    • newsletter
  • Dove andare
    • italia
    • europa
    • mondo
  • diVin dormire
  • Interviste
  • curiosità
  • libri
  • SHOP
sabato 4 Febbraio 2023
Il Nomade di Vino
Il Nomade di Vino
  • H🌍ME
  • about us
    • CHI SIAMO
    • collaboriamo – contatti
    • newsletter
  • Dove andare
    • italia
    • europa
    • mondo
  • diVin dormire
  • Interviste
  • curiosità
  • libri
  • SHOP
Copyright 2021 - All Right Reserved
itinerari mondo

LE NUOVE (MA NEANCHE TANTO…) FRONTIERE DEL VINO: IL MAROCCO

di Cristian 22/03/2021
di Cristian 22/03/2021
FacebookLinkedinEmail

Quando si parla di vino e delle aree geografiche vocate alla viticoltura, raramente si pensa all’Africa.

Che sia per la religione predominante, l’Islam, che permea a fondo nelle tradizioni specialmente del Nord-Africa, o per una tradizione vitivinicola pressoché sconosciuta – sebbene antichissima – il vino africano non gode della stessa fama di cui godono, per esempio, i vini del Sud-America oggigiorno.

Quello che è certo, però, è che in questi ultimi anni il vino proveniente dall’Africa sta vivendo una seconda giovinezza. Ovviamente non tutti i Paesi del continente sono produttori di vino, ed i maggiori sono ubicati perlopiù nella parte settentrionale ed in quella al suo estremo opposto (leggi Paesi del Maghreb e Sudafrica).

La fascia a nord-ovest, quella toccata dalla catena montuosa dell’Atlante, corrisponde ai Paesi del Maghreb, ed uno di questi, il Marocco, è quello che vogliamo farvi conoscere oggi.

Il Marocco, i Fenici ed il vino

Il Marocco deve la sua tradizione vitivinicola ai Fenici, che per primi importarono la vitis vinifera qualche millennio fa. Volubilis, la città berbera poi occupata dai Romani, divenne il porto principale per il commercio, e tra le varie tipologie di merce che venivano imbarcate in direzione Roma vi era anche il vino marocchino. 

La zona che originariamente venne scelta per la viticoltura fu quella che oggi corrisponde ai dintorni delle città di Meknès e Fès, un’area che gode di un clima più dolce e temperato rispetto al resto del Paese, adatto per la produzione di vini di qualità.

Queste particolari condizioni sono dovute al fatto che questo è un territorio grosso modo equidistante dall’Oceano Atlantico e dal Mediterraneo e ai piedi dei Monti dell’Atlante, al di là dei quali si estende il Sahara. Caldo sì, dunque, ma mitigato dall’influenza del mare e della montagna, che crea i presupposti per una viticoltura a discrete altitudini, con i vigneti di Meknès che raggiungono i 700 m slm.

I Monti dell’Atlante

Lungo la strada tra Meknès e Marrakech che si arrampica sulle alture verso la parte occidentale dell’Atlante centrale – la più importante per la vitivinicoltura marocchina – si trova El Hajeb, la prima (e finora unica) denominazione d’origine controllata AOC “Coteaux de l’Atlas”.

Il vino in Marocco ha vissuto periodi di vera fama, come ai tempi dei Romani, a cui ne sono seguiti altri di anonimato se non decadenza, durante i quali la sua produzione ha subito sensibili rallentamenti dovuti alle restrizioni imposte dall’Islam in materia di consumo di alcool.

Il vino marocchino nel Novecento

Il secolo scorso è stato caratterizzato da alti e bassi in tutto ciò che riguarda il vino, dalla sua produzione alla commercializzazione nel mercato interno ed estero.

Tutto però ha inizio ancora prima, negli ultimi decenni dell’Ottocento, quando i francesi spinti dalla volontà colonialista tipica di quei periodi intensificarono la loro presenza nel Paese. Erano quelli gli anni in cui la fillossera stava decimando le viti del continente europeo, e per ovviare a questo evento drammatico molti vignaioli francesi si trasferirono in Marocco. 

Qui infatti le alte temperature ed il tipo di terreno impedivano il proliferare del temutissimo insetto, e sin da subito vennero importate le varietà tipiche francesi, quali Grenache, Carignan, Cinsault e Alicante Bouschet; queste erano quelle che si pensava fossero le più adatte ad un ambiente pedoclimatico come quello marocchino.

La viticoltura ebbe quindi nuovamente un impulso verso una maggior produzione, anche se in molti casi i vini prodotti erano utilizzati per fortificare quelli prodotti in Francia, tramite operazioni al giorno d’oggi considerate pura eresia.

Il vino prodotto era ad ogni modo a completo appannaggio del mercato francese, che contribuì a mantenerlo in vita finché il Marocco ottenne l’indipendenza nel 1956. Quello fu l’anno in cui il sultano marocchino Hassan II, salito al potere, riportò in vigore le leggi coraniche sugli alcolici e ridusse in modo drastico la produzione di vino, preferendogli quella dell’uva da tavola. 

I terreni vitati vennero nazionalizzati ed i pochi produttori che si salvarono fu perché gli venne dato un permesso straordinario per continuare a produrre vino; si stava entrando in un periodo poco promettente per il vino, in cui molti produttori cambiarono lavoro ed altrettanti ettari vitati vennero estirpati.

Vennero concessi, per esempio, alcune parcelle di terreno nei pressi di Meknès a Brahim Zniber, che ben presto diventò il più grande produttore marocchino di vino, ancora oggi in attività.

Già dal 1964, Zniber fu responsabile, grazie alla sua cantina Les Celliers de Meknès Domaine Riad, della crescita della zona vitivinicola marocchina per eccellenza, quella di Meknès, impiantando vitigni come il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Syrah e lo Chardonnay, fino ad allora poco sfruttati nel Paese.

Oggi la cantina Les Celliers de Meknès Domaine Riad costituisce da sola l’85% della produzione dell’intero Paese.

Nei decenni successivi i produttori rimasti si sono impegnati in modo sempre maggiore per creare un movimento forte e capace di dire la sua anche in ambito internazionale, visto che il mercato ed il consumo locale era, e in un certo senso lo è ancora, sensibilmente osteggiato dal governo autore di tasse altissime per la vendita di vino entro i confini.

Sostanzialmente però la situazione era bloccata, ed i tanto sperati anni della ribalta sembravano più che altro una chimera.

La svolta contemporanea

Ma finalmente arrivano gli anni Novanta del Novecento, allorché il governo decide di invogliare gli investimenti delle aziende vitivinicole francesi concedendo loro terreni e vantaggi finanziari. Questa iniziativa porta ad una ristrutturazione ed ammodernamento delle attrezzature e delle tecniche viticole.

Oggi il Marocco produce circa 40 milioni di litri di vino all’anno provenienti da 49 mila ettari di vigneti, perlopiù situati nella zona di Meknès-Fès.

I vini marocchini possiedono una marcata tipicità caratterizzata da una “rudezza” e “vigorosità” che può spiazzare il palato europeo soprattutto, che non è abituato a confrontarsi con espressioni di questo tipo.

I vitigni sopra citati, vale a dire Grenache, Carignan, Cinsault e Alicante Bouschet, sono quelli che per primi hanno colonizzato i vigneti marocchini e sono quelli che effettivamente meglio hanno reagito alle condizioni per certi versi estreme del clima del Marocco.

Negli anni si è provato ad importare i più conosciuti Cabernet, Syrah e Merlot, ma i venti caldi che soprattutto in estate spirano dal deserto hanno fatto perlopiù naufragare questi tentativi, e ad oggi solo il 30% del vigneto marocchino è allevato con questi vitigni.

Grazie a questa nuova ventata il vino marocchino ha subito un impulso verso il rinnovamento e oggi alle fiere internazionali si assiste sempre più spesso alla presenza di stand dedicati al vino marocchino. Sebbene però l’export sia ancora materia ampiamente da migliorare, molte valenti cantine riescono a farsi degustare dai turisti che ogni anno popolano il Marocco, attratti dalle sue città e oggi anche dal suo vino.

In copertina: le rovine di Volubilis

FONTI

Puoi acquistarlo QUI
Puoi acquistarlo QUI

vini del mondo

Dallo stesso argomento...

IL PINOTAGE, L’AUTOCTONO DEL SUDAFRICA

LE NUOVE FRONTIERE DEL VINO: GLI STATI UNITI

LE NUOVE FRONTIERE DEL VINO: LA GEORGIA

AL VIA LA SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLO SHERRY

SCOPRIRE IL VINO A BALI

IL VINO GEORGIANO CONQUISTA BARI

WILLIAMS&HUMBERT E LO SHERRY DENTRO AD UN QUADRO

LO SHERRY, IL VINO DI JEREZ…QUE MARAVILLA!!!

LE NUOVE FRONTIERE DEL VINO: ARGENTINA

LE NUOVE FRONTIERE DEL VINO: NUOVA ZELANDA

Iscriviti alla Newsletter

loader



per molti ma non per tutti

Ultimi articoli

  • “EXTRA VERMOUTH” A TORINO: L’INIZIATIVA NATA PER FAR SCOPRIRE UNO DEI PRODOTTI TIPICI DELLA CITTA’

  • IL VERMOUTH E TORINO, UNA STORIA D’AMORE LUNGA DUE SECOLI

  • DEGUSTAZIONE DI SHERRY, IL VINO DI JEREZ DE LA FRONTERA

L’Ebook del Nomade sul Whisky

ARGOMENTI PIU’ DISCUSSI

ABC del Vino alto-adige barcellona birra campania Canarie Cantine Distillati Enoteche di città eventi del Nomade grecia idee regalo interviste lago di garda libri natale piemonte Portogallo puglia sardegna sicilia spagna torino toscana umbria venezia vigne metropolitane vini del mondo vini fortificati vini naturali vini vulcanici vitigni riscoperti Weekend di Vino wine&web

CORAVIN

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI

  • COSA REGALARE AD UN AMANTE DEL VINO

  • DORMIRE IN UNA BOTTE…DI LEGNO!

  • WEEKEND NEI MIGLIORI WINE RESORT IN TOSCANA

  • IL SUSUMANIELLO, STORIA DI UN VITIGNO CHE HA RISCHIATO DI SPARIRE

  • WEEKEND DI VINO: CAMERE CON VIGNA IN PIEMONTE

VINO&VIAGGIO

Regalo per intenditori

DISCLAIMER

Questo Blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. I contenuti sono da intendersi a fine di approfondimento e non intendono ledere i diritti né l’onore delle persone citate. Se un’immagine o un contenuto è di tua proprietà e vuoi richiederne la rimozione, invia una mail a info@ilnomadedivino.com  Proposte commerciali: collaborazioni@ilnomadedivino.com

AFFILIAZIONI

In qualità di affiliato Amazon e Booking, Il Nomade di Vino ottiene dei guadagni dagli acquisti idonei. Non vi è un sovraprezzo per chi effettua acquisti o prenotazioni, e tutto ciò che ricaviamo lo reinvestiamo nel blog.

INVIO CAMPIONI

Le aziende interessate all’invio di campioni da degustare, possono contattarci via email all’indirizzo info@ilnomadedivino.com per richiederci l’indirizzo di recapito.

Scriviamo solo dei vini che ci piacciono; non scriviamo post/articoli sui vini che, al contrario, non ci colpiscono positivamente. Di conseguenza, parleremo – tramite i nostri canali social/blog – della cantina e dei suoi vini solo nel caso di degustazione positiva.

Le recensioni sono a titolo gratuito e non hanno fine promozionale.

TAG

ABC del Vino alto-adige barcellona birra campania Canarie Cantine Distillati Enoteche di città eventi del Nomade grecia idee regalo interviste lago di garda libri natale piemonte Portogallo puglia sardegna sicilia spagna torino toscana umbria venezia vigne metropolitane vini del mondo vini fortificati vini naturali vini vulcanici vitigni riscoperti Weekend di Vino wine&web

Instagram

Iscriviti alla Newsletter

loader



  • Facebook
  • Instagram
  • Linkedin
  • Youtube
  • Email
Footer Logo

©2016-2022 - Il Nomade di Vino. All Rights Reserved. Designed and Developed by PAV - P. IVA/VAT no. 12069340011


TORNA SU
Il Nomade di Vino
  • H🌍ME
  • about us
    • CHI SIAMO
    • collaboriamo – contatti
    • newsletter
  • Dove andare
    • italia
    • europa
    • mondo
  • diVin dormire
  • Interviste
  • curiosità
  • libri
  • SHOP
Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web per migliorare la tua esperienza online, ricordando le tue preferenze. Cliccando su "Accetta", acconsenti all'uso di tutti i cookie. Tuttavia, puoi visitare "Impostazioni cookie" per personalizzare il tuo consenso.
PersonalizzaAccetto
Manage consent

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA