Le fontane pubbliche, oggetto del desiderio quando si è assetati in giro in qualche città, può capitare che talvolta si trasformino ed inizino a far fluire nientemeno che vino, anche senza la mano divina.
Dobbiamo però subito precisare che sono poche le città o i paesi che possono vantare “sorgenti” di questo tipo. E la maggior parte di esse subiscono la trasformazione miracolosa soltanto durante manifestazioni o eventi specifici.
L’itinerario ipotetico che proponiamo ci porterà in giro per l’Italia e l’Europa, alla scoperta delle tradizioni e della storia, a volte oscura e misteriosa, che si cela dietro le mitiche fontane di vino.
Il nostro tour parte dal paese situato più a Sud di questa ristretta cerchia: Carosino in provincia di Taranto. La leggenda narra che sia la fontana di vino più grande d’Europa, e la mitica trasformazione avviene solo durante la Sagra del Vino che si tiene ogni anno a metà settembre a partire dagli anni 60 del Novecento. L’inaugurazione della sagra avviene proprio con l’accensione della fontana che distribuirà ai partecipanti i 20 quintali di vino Primitivo messo a disposizione dall’azienda Marinelli di Carosino.

Carosino
Risalendo verso Nord ci spostiamo sulla sponda tirrenica e ci fermiamo a Marino, appena fuori Roma, nell’area dei Castelli Romani. Anche qui il “miracolo” della fontana avviene durante la tradizionale Sagra dell’Uva, che avviene la prima domenica di ottobre di ogni anno. Sono diverse le fontane da cui, in quel giorno, sgorga il vino e sono dislocate in più punti della cittadina. Quella più importante comunque è la fontana cosiddetta dei quattro mori in Piazza Matteotti.

Marino
Ci spostiamo più a Nord e cambiando nuovamente sponda, quella adriatica, facciamo tappa a Villa Caldari, frazione di Ortona in provincia di Chieti. È da qui infatti che inizia il Cammino di San Tommaso che termina a Roma e passa attraverso la frazione abruzzese. Gli ideatori della fontana, in collaborazione con la Cantina Dora Sarchese, hanno preso spunto da quella più famosa situata lungo il Cammino di Santiago – di cui parleremo più avanti -, decidendo di replicarla in Italia. Quella di Villa Caldari è l’unica fontana italiana ad essere aperta tutto l’anno ed il pellegrino può quindi dissetarsi durante il suo cammino, purché lo faccia con parsimonia, come si legge al suo fianco.

Villa Caldari – Ortona
Prossima stazione in Friuli Venezia Giulia, e precisamente a San Floriano del Collio. Questo piccolo paesino goriziano, situato sul confine con la Slovenia, ha la sua propria festa del vino chiamata Likof, evento che si tiene ogni anno ai primi di giugno. Anche in questo caso la fontana, da cui viene fatto sgorgare vino bianco rigorosamente friulano, prende vita durante l’inaugurazione della manifestazione e lo distribuirà ai partecipanti per il brindisi.

San Floriano del Collio – foto ©Domenico Calesso
A questo punto l’itinerario valica i confini nazionali per arrivare nientemeno che a Budapest, dove il nostro tour si tinge di giallo imprimendosi di mistero. Di fatto questa tappa, per quanto riguarda la fontana del vino, resta virtuale e per spiegarne il motivo bisogna fare un po’ di storia, sia antica che più recente. Sotto il Castello di Buda, una delle attrazioni turistiche di Budapest, sorge il famoso labirinto voluto dal Re d’Ungheria Mattia Corvino, che lo fece edificare durante il suo regno, a cavallo tra il 1400 ed il 1500. L’uso del labirinto è cambiato nel corso dei secoli, e fra le varie destinazioni vi fu anche quella di prigione. La storia narra che qui venne rinchiuso nientemeno che il terribile Vlad III di Valacchia, meglio noto come Vlad Tepes (l’Impalatore), colui che con le sue gesta ispirò Bram Stocker nel suo famoso romanzo sul vampiro Dracula. La fontana del vino si trova lungo questo labirinto, ed è allo stesso tempo bella e inquietante, come si vede in foto. Fino al 20111 il labirinto era visitabile e la fontana distribuiva vino tutto l’anno a tutti i turisti che si avventuravano fra i suoi cunicoli. Ma il 29 luglio di quell’anno una misteriosa irruzione della polizia all’interno del labirinto obbligò tutti i turisti presenti ad uscire senza spiegazioni. Da questa data il labirinto non ha più aperto le porte, mantenendo così quell’alone di mistero che lo accompagna sin dalla sua costruzione.

Budapest
Lasciamo i misteri del Castello di Buda e spostiamoci negli ameni paesaggi di quello che è, probabilmente, il cammino più famoso al mondo, quello di Santiago de Compostela. Sono 800 i km del cammino completo fino a Santiago ma è nel paese di Estella, nella comunità autonoma di Navarra, che si trova la più famosa tra le fontane di vino. Qui la Cantina di Irache nel 1991 ha costruito la “fonte” dalla quale il pellegrino può dissetarsi prima di ripartire lungo il percorso. Fontana aperta tutto l’anno con una sola raccomandazione, scritta come monito e che recita così: “A bere senza abusarne t’invitiamo. Ma per poterlo trasportare, il vino, deve essere comprato. Pellegrino se vuoi arrivare a Santiago con forza e vitalità di questo vino puoi berne un sorso e brindare per la felicità”. La curiosità è che se si può ottenere il tipico timbro della fontana del vino di Estella, a patto che si giunga presso la cantina in orario di apertura.

Estella
Sono queste dunque le città dalle cui fontane, sempre o in alcune circostanze, fluisce il vino. Che siano misteriose, legate a tradizioni religiose o l’inaugurazione di un evento, loro svolgono il compito ultracentenario per le quali sono state costruite, dissetare. Se poi lo fanno col vino, meglio per noi 😉