Amore per la campagna, per il territorio e per la natura.
Questo spinge Antonio Bulleri e sua moglie Maria Elena negli anni ‘60 ad affiancare alla loro azienda di legnami pregiati una cantina posta tra Fauglia e Lorenzana, nella splendida cornice delle colline pisane.
Iniziata come passatempo, la gestione della cantina diventa sempre più impegnativa, finché Antonio non decide di chiudere con i legnami per darsi anima e cuore al vino.
Con 42 contratti di acquisto mette insieme un territorio di 240 ettari, dai quali ne ricava 15 da destinare ai vigneti ed altri 6 ad uliveti con circa 2000 piante di leccino, razzola e frantoiano, cultivar da cui ricavano il loro buonissimo olio EVO; il resto è bosco, che significa biodiversità fondamentale per la vita di una vigna.
Una biodiversità cercata e voluta da Antonio prima e da Ezio, il figlio e da sua moglie Tiziana oggi, consapevoli dell’importanza del suo ruolo.
Il fulcro delle attività vitivinicole è la “Ginepraia”, l’antico edificio che oggi è il corpo principale dell’azienda e che conserva una originale zona ipogea in cui venivano – e vengono – affinati i vini in vasche di cemento e acciaio e nelle immancabili botti e barrique.
Nei piani di sopra, la sala degustazione per piccoli gruppi ed una più grande per i gruppi numerosi, finemente arredate entrambe, in cui godersi comodamente i vini di Ezio.
Poco distante dalla Ginepraia, dopo una brevissima ma caratteristica passeggiata sotto un lungo porticato di piante di vite, si giunge alla bottaia originaria, datata 1860 ed oggi utilizzata come zona espositiva in cui trovano dimora le antiche bottiglie dall’azienda e numerose barrique.
È un luogo davvero magico, una sala scavata nella collina in cui oltre a godere della fresca temperatura (specialmente in estate), si respira la storia ed il lavoro di chissà quante mani per ottenere un simile risultato.
Tornando al vino ed ai vigneti, tra le varietà coltivate svetta il classico Sangiovese, seguito a ruota dall’altro autoctono Canaiolo e da vitigni internazionali come il Petit Verdot, il Cabernet Sauvignon e la Syrah; tra i bianchi invece troviamo Pinot Blanc, Viognier, Sauvignon Blanc e Trebbiano Toscano.
Durante la nostra visita, abbiamo avuto il piacere di parlare con Tiziana, che si occupa da vicino, tra i vari incarichi, del marketing aziendale, una tematica che ci coinvolge direttamente e che oggi ha un’importanza sempre maggiore, specie per le cantine che vogliono utilizzare al meglio le opportunità che strumenti come internet ed i social network possono garantire.
LA DEGUSTAZIONE
I vini che abbiamo degustato guidati da Tiziana sono stati:
Ficaia 2019, IGT Toscana Bianco, vitigno Pinot Bianco. Al naso è fine, delicato, fruttato e floreale, in bocca è secco, vivace, fresco e con buona persistenza.
Lupinaio 2019, IGT Toscana Bianco, vitigno Sauvignon Blanc. Profumi variegati, di frutta gialla matura, al palato morbido ed equilibrato.
Isola 2018, IGT Toscana Bianco, vitigno Viognier. Note erborinate, in bocca fresco, con una buona acidità e sapidità.
Ginepraia 2017, IGT Toscana Rosso, vitigni Sangiovese 70%, Petit Verdot e Cabernet Sauvignon. Colore rosso rubino intenso, aromi di frutta rossa, al palato caldo e morbido, ben strutturato e tannico.
Chianti 2018, Docg, vitigni Sangiovese e Canaiolo. Colore rosso rubino con note granato, toni fruttati di ciliegia e mora, buon tannino equilibrato.
Chianti Riserva 2015, Docg, vitigni Sangiovese e Canaiolo. Rosso rubino intenso, profumi complessi e variegati, tendenti ai terziari, vino di corpo, molto persistente.
Se siete curiosi di conoscerli, l’occasione giusta possono essere gli aperitivi (dalle 18.30, prenotazione obbligatoria ai num. 050.662747 o 328.8443301) organizzati per i prossimi venerdì di Luglio, nella bella terrazza che fronteggia la Ginepraia.
Taglieri di salumi e formaggi locali e vino di Fattoria Uccelliera, non si può chiedere di meglio.
INFO
Fattoria Uccelliera, Via Roncione 9, Crespina Lorenzana (Pisa)