Viaggiare su e giù per il Portogallo ci ha permesso di toccare con le nostre mani una qualità che non sempre, a torto, viene riconosciuta ai portoghesi: l’accoglienza.
Una delle più complete, esaustive ed incredibili visite in cantina che abbiamo mai effettuato è stata quella da Quinta dos Nogueirões: siamo rimasti sinceramente colpiti dall’accoglienza di Hélder nella sua giovane azienda, situata nel comune di São João da Pesqueira.
Siamo pressappoco nel centro geografico della regione Douro, nota come Cima Corgo, sulla sponda meridionale del fiume; una zona ricca di scisto e di argilla, poco piovosa e con escursioni termiche stagionali molto marcate.
Quinta dos Nogueirões, letteralmente “Tenuta dei Grossi Noci” (la nogueira è la noce) nasce nel 2011 in modo quasi spontaneo ma travolgente, quando un giovane Hélder si occupa della vendemmia e successiva vinificazione per conto di un amico. Il risultato è qualitativamente ottimo, oltre a qualsiasi aspettativa, al punto da spingerlo a bissare l’esperienza l’anno successivo.
Dieci anni dopo quelle prime esperienze, Hélder e Quinta dos Nogueirões sono una realtà vitivinicola consolidata e profondamente legata al territorio, quella valle del Rio Torto (un affluente del Douro) che già il Marques de Pombal ai tempi dell’istituzione della Denominazione di origine nel 1756 aveva eletto come la migliore per la produzione del vino di Porto.
Hélder però va controcorrente e si specializza nella produzione di vino da tavola (DOC e IGT), sperimentando blend e vinificazioni in botti di rovere francese, ma anche monovarietali dal carattere unico e deciso.
Ai classici Touriga Nacional, Touriga Franca e Tinta Roriz, affianca vitigni meno noti ma dal grande potenziale, come la Tinta Amarela, la Sousão, la Tinta Francisca e la Baga; quest’ultima è una varietà tipica di un’altra regione, Bairrada, ma che nei terreni asciutti e scistosi del Douro e nel suo clima fatto di estremi, ha saputo adattarsi alla perfezione.
La visita è partita dai luoghi della vinificazione, di recente costruzione ed architettura innovativa, ed è seguita con la degustazione delle sue etichette prodotte con il brand Santo Gral (l’idea del nome gli è venuta guardando in tv “Il Codice da Vinci”): un Sauvignon Blanc in purezza fine ed elegante ed un Colheita Tinto (Touriga Franca, Sousão e Tinta Francisca) dai toni suavi e lineari e note buonissime di frutti rossi. Abbiamo degustato anche i suoi oli extravergine, uno monovarietale (var. Cobrançosa), ed un blend ma da olivi secolari: ottimi ed naturalmente diversi, con note di carciofo e speziate il primo e di erba appena tagliata il secondo.
Arrivato il momento del pranzo, si è aggiunta al nostro gruppetto Catarina, la moglie di Hélder ed insieme siamo andati nel ristorante gestito dai genitori di Catarina, Costa Verde, nel vicino comune di Ervedosa do Douro.
Maria ed Antonio, la mamma ed il papà di Catarina, propongono ai loro ospiti una cucina tradizionale ed artigianale, fatta con cura e passione, le cui preparazioni si abbinano alla perfezione con i vini di Helder. Abbiamo infatti degustato il suo Rosé Identity (Tinta Amarela e Baga) e l’eccellente Reserva 2019 (Touriga Nacional, Touriga Franca e Tinta Roriz).
Adotta o regala un filare
Puoi scegliere tra l’adozione di un filare in Toscana (Chianti) o in Puglia (Salento). L’adozione del filare dura 12 mesi e può iniziare in qualsiasi momento. L’adottante riceverà:
- aggiornamenti e approfondimenti mensili via email;
- il certificato di adozione e verrà apposta la targhetta in legno personalizzata sul filare;
- n.6 bottiglie di vino prodotto con il vitigno scelto
📣 Il Nomade dice…
Se state cercando un locale dove provare la cucina tradizionale del Douro, Costa Verde di Maria e Antonio (mappa) è quello che fa per voi. Avrete modo di scoprire le prelibatezze gastronomiche del Douro, ed abbinarle con i vini di Quinta dos Nogueirões.
Ultimato il pranzo, abbiamo dedicato il pomeriggio ad un tour tra i vigneti di Hélder: i terrazzamenti antichi che digradano verso il Rio Torto ben si integrano con le vigne nuove che sfruttano invece la tecnica di allevamento a filare, più redditizia in termini di densità e resa per ettaro.
Questi due sistemi creano una serie di disegni geometrici che caratterizzano la collina giù fino al fiume: linee parallele e perpendicolari al Rio Torto si alternano a formare un quadro che non si dimentica, testimone di un lavoro costante che si ripete da secoli.
Tutto concorre ad imprimere nella nostra memoria scatti, sensazioni, profumi e scorci indimenticabili, con l’ausilio fondamentale di Hélder, pronto a spiegarci ed illustrarci ogni cosa.
Sono arrivate così le sette di sera.
Una giornata iniziata alle 11 e resa indimenticabile da Hélder, Catarina, Maria e Antonio; ognuno di loro ha saputo dare il proprio apporto in modo da farci respirare quella autentica ospitalità che, nel mondo del vino, è sempre più una merce rara.
Ripercorrere questa giornata nella nostra memoria lascia bellissime sensazioni, perché abbiamo visto la passione che mette Hélder nel suo lavoro di vignaiolo e winemaker, ed ha saputo trasmettercela in ogni sua sfumatura.
INFO
Quinta dos Nogueirões, Travessa de Cabanas 21, São João da Pesqueira.
Per effettuare la visita (mappa) è necessario prenotare chiamando il numero: +351 965 259 365