Posta a metà strada tra Pisa e Volterra, Badia di Morrona sembra vigilare sorniona tra i filari di vite e gli oliveti, immersa in un paesaggio il cui orizzonte è dominato da colline che morbide deliziano gli occhi di chi passa e si ferma da queste parti.
Siamo in via del Chianti (non poteva essere altrimenti) nel comune di Terricciola, città del vino ed uno dei comuni situati lungo la Strada del vino delle colline pisane. Uno di quei paesi che un enoturista non può lasciarsi scappare.
Appena parcheggiata la macchina davanti al wine shop di Badia di Morrona, si inizia a respirare quell’atmosfera tipica della vita agricola di un tempo, in cui la cantina ed il frantoio erano il fulcro delle attività contadine quotidiane; qui troverete da un lato della strada la cantina, costituita dall’edificio originario e da un altro più in basso di recente costruzione, e dall’altro il frantoio, anch’esso quasi appena nato – è del 2015 – ma già in grado di produrre un olio di notevole pregio.
L’edificio più antico, quello originario in cui veniva prodotto il vino e quello dove ora trova dimora il wine shop, è stato acquistato dalla famiglia Gaslini Alberti nel 1939, la prima a credere nel potenziale vitivinicolo della zona.
Allora era quasi una scommessa alla quale credette fortemente il Conte Egidio Gaslini Alberti, oggi è una certezza guidata dal figlio Filippo, autori della nascita e dello sviluppo della cantina che ai giorni nostri include 600 ettari di terreno, di cui 110 vitati ed oltre 40 destinati agli olivi, ed al cui interno trovano spazio anche varie ville e casolari destinati al turismo, restaurate seguendo l’architettura tipica toscana e nel rispetto della tradizione locale.
Spinti da un entusiasmo sempre maggiore e da questa passione per il vino la famiglia ha acquistato, agli inizi degli anni novanta, una tenuta ad Isola d’Asti, i Poderi dei Bricchi Astigiani in Piemonte, con la quale si dedicano al vitigno principe della zona, il Barbera, che negli ultimi decenni sta diventando sempre più un riferimento della vitivinicoltura Astigiana.
Nel 2018 Badia di Morrona è stata co-fondatrice del Consorzio Vini Terre di Pisa, nato per tutelare e promuovere l’omonima denominazione nata nel 2011, caratterizzata da un territorio che dalle colline della Val d’Era si spinge fino al Tirreno, garanzia di una varietà tanto paesaggistica quanto organolettica.
Numerose sono le vigne curate dall’enologo Adolfo Benvenuti, arrivato a Badia di Morrona nel 2009, nelle quali le varietà spaziano dal classico ed immancabile Sangiovese, il Cabernet Sauvignon, il Syrah, il Merlot per citare le uve rosse, il Vermentino, lo Chardonnay, il Viognier per quanto riguarda quelle bianche.
Il Cru di Badia di Morrona è Vigna Alta, chiamato così per la posizione di cui gode, sulla cima di una collina, coltivato perlopiù a Sangiovese e, da qualche anno, anche a Cabernet Franc e Merlot. L’omonimo vino che ne viene prodotto è la più alta espressione aziendale, frutto di una selezione dei grappoli di Sangiovese che avviene solo nelle annate migliori, in modo da garantire un prodotto che rappresenti al meglio l’azienda in Italia e nel mondo.
L’intera gamma di vini (sono prodotte 500mila bottiglie all’anno) è un inno alla Toscanità, a partire dal nome delle etichette, che ricordano la toponomastica della zona, attraverso i blend che vengono sapientemente bilanciati dalla mano di Adolfo, fino ai profumi ed ai sapori che, Sangiovese su tutti, con la loro tipicità parlano di un territorio che sembra fatto apposta per la vite.
I Sodi del Paretaio è il vino con cui Badia di Morrona è famosa in Italia e non solo. Vincitore per due anni consecutivi del premio di DoctorWine come miglior vino per rapporto qualità/prezzo, I Sodi del Paretaio è un Chianti frutto dell’uvaggio di Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah. Bevendolo si scopre un vino profumato e intenso, senza essere complicato ma semplice da abbinare; in due parole, l’essenza del Chianti.
I Sodi del Paretaio Riserva è un vino nato quasi per caso, parola di Adolfo, figlio di un’annata particolarmente fortunata del Sangiovese che nei progetti sarebbe dovuta confluire ne I Sodi di cui sopra. Al momento dell’assaggio dopo l’affinamento, l’enologo nota particolari sfumature che nelle stagioni precedenti non erano risaltate, grazie a delle condizioni meteo davvero favorevoli durante l’anno. Da quella volta, negli anni migliori, viene imbottigliato il Riserva, un Sangiovese in purezza che affina in botte per 12/14 mesi, grazie ai quali acquista morbidezza e rotondità, oltre ad un notevole equilibrio sia al profumo che al gusto.
Il Vigna Alta l’abbiamo anticipato poco fa. Frutto del Cru aziendale e delle annate migliori, è il vino attraverso il quale l’azienda punta all’eccellenza. Sangiovese in purezza con affinamento in botti di rovere di 30 mesi, fanno del Vigna Alta un vino robusto, ricco nei profumi e pieno nel gusto, giustamente complicato nell’abbinamento ma perfetto anche come vino da meditazione. Qui il Sangiovese si esprime al massimo delle sue potenzialità, accudito e coccolato in ogni fase della sua produzione.
Il Taneto ed il N’Antia sono i due IGT che nascono dai vitigni internazionali splendidamente adattatisi al terroir toscano: Syrah, Cabernet Sauvignon e Sangiovese formano il Taneto, mentre un taglio classico bordolese di Cabernet Sauvignon Cabernet Franc e Merlot dà origine al N’Antia. Parlano entrambi una lingua sofisticata e dalla grande personalità, ma comprensibile ai palati di tutto il mondo, tanta è la piacevolezza che si prova ad ogni sorso.
Ma parlare di Badia di Morrona non vuol dire parlare “solo” di vino: olio EVO e ospitalità sono le altre due anime che compongono l’azienda. Per l’olio si utilizzano cultivar tipiche della toscana, vale a dire Frantoio, Moraiolo e Pendolino che vengono pressate immediatamente dopo la raccolta nel frantoio di proprietà dell’azienda; il risultato è un olio dal colore verde con lievi riflessi dorati, con note di fruttato al naso ed un sapore pieno e leggermente piccante.
L’ospitalità è garantita ai massimi livelli da un’offerta che comprende vari casolari disseminati per la vallata, come la Villa San Luigi per esempio, un tempo abitazioni dei contadini oggi completamente restaurate e dotati tutti di piscina; e non è tutto, basti pensare che oltre ad essere immersi in un paesaggio incantevole e circondati da vigne e uliveti, vi è il servizio che garantisce la cantinetta della villa sempre rifornita dei vini Badia di Morrona!
E per concludere troviamo la Locanda La Fornace, il “ristorante aziendale”, aperta tutto l’anno dal Giovedì alla Domenica a cena ed il Sabato e la Domenica anche a pranzo. Come per le altre attività, anche in questo caso si è puntato sulle tradizioni, con piatti che richiamano la cucina toscana come il cinghiale che arriva dalla riserva di caccia, o come la pasta fresca fatta a mano quotidianamente e la verdura e la frutta dell’orto, a km0.
Se la bellezza e la bontà fossero due qualità misurabili, nel caso di Badia di Morrona sarebbero ai massimi livelli, tutto condito da quella passione e da quell’amore per il territorio che a loro volta te ne fanno innamorare, lasciandoti in bocca un lungo e piacevole retrogusto, esattamente come fa il Sangiovese.
VISITE IN CANTINA
Badia di Morrona è aperta tutti i giorni previa prenotazione obbligatoria; si visiterà la cantina e su richiesta i vigneti ed il frantoio.
Per prenotare chiamare il numero 0587-658505 – interno 2-3 (orario ufficio) oppure inviare un’email all’indirizzo clienti@badiadimorrona.it