5 DOMANDE A…MATTIA FRANZELLI, DI BARRIQADE DESIGN

di Cristian
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Eccoci con una nuova intervista, questa volta con un giovane trentino che ha dato vita ad un progetto finalizzato al recupero delle barrique giunte alla fine del loro percorso produttivo.

Mattia Franzelli, il protagonista di questa intervista, recupera dai produttori le barrique oramai esauste e, grazie alla sua creatività e manualità, conferisce loro nuova vita, sotto forma di creazioni artistiche dalle mille forme e utilizzi.

Un modo intelligente e virtuoso di economia circolare dove le attrici principali sono le barrique che, in questo modo, trovano un nuovo modo di esprimere la loro bellezza e utilità, attraverso il lavoro manuale di Mattia.

Lascio subito la parola a Mattia, che in questa intervista ci spiega il suo progetto e le sue ambizioni.

1. Ciao Mattia, grazie per aver scelto Il Nomade di Vino per parlarci ed illustrarci il tuo progetto finalizzato a dare nuova vita alle botti ed alle barrique che hanno dato il loro contributo enologico e, se non ci fossi tu, farebbero una “brutta fine”. In cosa consiste BARRIQADE?

Con Barriqade vogliamo dare una nuova dignità ad un elemento essenziale come il legno delle botti. Dopo essere state protagoniste nell’evoluzione del vino, le preziose botticelle di rovere possono raccontare la Storia del vino che hanno contribuito ad elevare.

Parlano del Territorio che lo ha visto nascere, della personalità della Cantina, del carattere del vignaiolo. 

In una nuova veste le Barrique evocano ricordi, creano atmosfere,  arredano spazi emozionali.  

Ci distanziamo da tutta  la produzione di banali tavolini, sedie, panche e panchette, ormai inflazionati.

Realizziamo complementi d’arredo originali e decorazioni handmade che vanno dalla grande installazione a parete al piccolo oggetto di design. Oltre alla creazione di qualcosa di nuovo, proponiamo di valorizzare ciò di cui cui si già si dispone.

2. Molto, molto interessante, soprattutto nell’ottica della sostenibilità volta a riplasmare i prodotti che hanno raggiunto il momento di essere sostituiti. Il riutilizzo nel vostro caso prevede una buona dose di creatività e manualità, orientate a creare oggetti di design unici e dall’appeal indiscutibile. A chi sono destinate le tue opere? Dove trovano la miglior collocazione e quali obiettivi ti poni realizzandole?

I lavori Barriqade si “sentono a casa” in ogni ambiente in cui il vino e la sua cultura sono centrali.

La collocazione ottimale è la Cantina di origine, l’Hotel, il ristorante, ogni spazio in cui l’accoglienza vuol essere particolarmente suggestiva, ovunque ci sia ricerca di originalità e cura dei dettagli. 

Ogni nostra creazione può essere realizzata su misura per l’ambiente a cui è destinata, perciò anche il soggiorno o la sala da pranzo di una abitazione privata possono essere la destinazione ideale.

Abbiamo avuto modo di realizzare quanto il calore del legno, la sinuosità delle forme e il minimalismo del nostro design possa essere apprezzato in contesti anche molto diversi. 

Non parliamo mai di vera arte ma di elementi d’arredo creati su misura: i dettagli di una decorazione possono fare la differenza, anche nel nostro caso.

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NEL MONDO DEL VINO
3. Ovviamente per dare origine ad un progetto così importante devi avere e seguire dei valori che io, durante i miei giri e le visite in cantina, ho spesso ritrovato nelle persone che svolgono il proprio lavoro spinti da una passione smisurata. Quali sono i tuoi valori e quale filosofia detta ed indirizza il tuo lavoro?

Barriqade nasce per portare un ulteriore tributo ad un mondo in cui i valori della tradizione, dell’accoglienza, dell’inserimento armonico nell’ambiente, in accordo con il gusto estetico e la personalità del destinatario sono una base fondamentale.

Sono questi gli elementi basilari, in primis per noi, che ci hanno fatto muovere i primi passi e ci rinnovano ogni giorno l’energia e la motivazione per proseguire. 

Ci mettiamo nei panni di chi per lavoro, oltre che per vocazione, vuole offrire un soggiorno memorabile, ma anche di chi giunge in un luogo con l’aspettativa di essere accolto nel migliore dei modi. 

La permanenza in un ambiente può essere resa un’esperienza unica, è questa consapevolezza che ci anima e ci guida in ogni nostra scelta. 

In molti casi, siamo convinti di poter affermare: non c’è niente di più interessante del superfluo.

4. Il nome, Barriqade, richiama la materia prima che trasformate dandole nuova vita e il vostro slogan “Life After Wine” sottolinea l’intento. Come si svolge il tuo lavoro e quali sono le fasi di lavorazione per dare nuova vita ed elevare le botti ad elemento di arredo unico e irripetibile?

Spesso il mio  lavoro nasce dall’incontro con un vignaiolo. 

Scendiamo nella sua Cantina e lì, tra quei profumi e in quell’atmosfera, scelgo le barrique da portare con me e ascolto una parte della storia di quella persona, di quella terra.

A volte l’ascolto non può prescindere dalla degustazione dei suoi vini raccontano, meglio di tante parole, chi è, cosa cerca, a cosa ambisce.

Altre volte il mio interlocutore è un appassionato di ospitalità e assieme a lui programmiamo una tappa di un percorso sensoriale: i nostri lavori sono da guardare e da toccare, da “sentire” in tanti modi.

Una volta compreso come dovranno essere trasformate quelle doghe, inizia il lavoro di smontaggio, di sgrossatura e di preparazione.

Tracciato poi il disegno del  progetto, scelti i colori e le dimensioni, si prosegue con un lavoro di certosina rifinitura dei singoli pezzi, di composizione, di allestimento…lavori lunghi, misurati e pazienti. 

E poi arriva il momento di far “brillare” il legno: preziosi olii di finitura e la scelta sapiente delle luci completeranno il  nostro lavoro e una nuova vita dopo il vino (“Life after wine”) comincia in quel momento.

5. La quinta domanda è sempre rivolta ai progetti futuri: quali sono i tuoi e dove vedi Barriqade nei prossimi anni?

I programmi futuri sono tutti legati al legno. 

Mi piacerebbe collaborare con alcuni designer per partecipare all’evoluzione di certi ambiziosi progetti architettonici. 

Ci sono spazi che mi posso immaginare valorizzati anche solo da piccoli ma sostanziali interventi. 

Quando si tratta di  rendere un luogo veramente accogliente, l’individuazione del miglior accostamento cromatico, delle forme e delle proporzioni ideali, diventa l’obiettivo comune per professionisti coinvolti e, grazie alla sinergia tra loro, si ottengono i migliori risultati, come succede nella creazione di una cuvée per un grande vino.

Ci sono tantissime cose che mi piacerebbe portare a termine, tante idee sono qui nel cassetto, appena abbozzate, le vedo con la mente già realizzate, si tratta “solo” di metterci le mani e un bel po’ di…cuore.

SOLLECITARE I SENSI, CREARE NUOVI SPAZI ALLE PERCEZIONI SUSCITARE EMOZIONI, OFFRIRE ESPERIENZE MEMORABILI
Visita il sito di Barriqade, https://www.barriqade-design.com/