DALLA CORSICA, LO SCIACCARELLO: STORIA DI UNA RINASCITA

di Cristian
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Il vitigno Sciaccarello: storia, territorio e abbinamenti del tesoro corso

La capacità di resistere al tempo, alle mode e alle difficoltà è una delle caratteristiche peculiari di molti vitigni, una qualità che permette loro poi di tornare a brillare. Lo Sciaccarello rientra a pieno titolo in questa categoria, visto quanto se ne sta parlando negli ultimi periodi.

Ci sono vitigni che nascono sotto una buona stella e si diffondono ovunque, conquistando mercati e palati. Altri, invece, restano legati alla loro terra d’origine, coltivati con orgoglio da pochi produttori che ne preservano l’identità; lo Sciaccarello appartiene ai secondi: un vitigno profondamente radicato nella cultura vinicola della Corsica, che negli ultimi anni sta vivendo una nuova stagione di riscoperta.

Mi piace pensare a questi vitigni come a testimoni silenziosi della storia e della tradizione di un luogo. Lo Sciaccarello racconta la Corsica attraverso il suo profumo speziato, la sua freschezza marina e la sua eleganza leggera. In questo articolo esploreremo insieme la storia di questo vitigno, il suo legame con il territorio, le sue caratteristiche e i migliori abbinamenti. Un viaggio tra passato e presente, alla scoperta di un piccolo grande tesoro del Mediterraneo.

Lo Sciaccarello è un vitigno a bacca nera autoctono della Corsica, isola dal forte carattere mediterraneo. Il nome deriverebbe dal termine corso “sciacca”, che significa “schiacciare”, in riferimento alla sua buccia sottile e alla succosità degli acini. La sua storia si intreccia con le influenze italiane e francesi sull’isola: alcuni studiosi ipotizzano un legame con il Mammolo toscano, sebbene si sia evoluto in modo indipendente nel terroir corso. Da secoli, il vitigno è parte integrante della viticoltura locale, vinificato spesso in blend con il Nielluccio (parente del Sangiovese) o in purezza per esprimere al meglio le sue peculiarità.

Nel corso del tempo, lo Sciaccarello ha rischiato di essere oscurato dai vitigni internazionali più produttivi. Tuttavia, negli ultimi decenni si sta assistendo a una vera e propria riscoperta grazie al lavoro di viticoltori locali che vogliono valorizzare l’identità corsa nel bicchiere. Le DOC corse, come Ajaccio e Sartène, puntano sempre di più su questa varietà, ottenendo vini di grande eleganza e riconoscibilità.

Lo Sciaccarello si adatta perfettamente ai suoli granitici e al clima caldo e ventoso dell’isola. La sua maturazione avviene in genere a fine settembre, quando le escursioni termiche tra giorno e notte favoriscono lo sviluppo di aromi complessi. Grazie alla vicinanza al mare, il vino ottenuto ha un profilo elegante, caratterizzato da una piacevole freschezza e tannini delicati.

I vini prodotti da Sciaccarello si caratterizzano per un colore rosso rubino chiaro, che con l’invecchiamento può tendere al granato. Al naso, si percepiscono note di frutti rossi, come ciliegia e fragolina di bosco, accompagnate da un accenno di spezie, tra cui pepe nero e ginepro, e delicate sfumature floreali di violetta. Al gusto, lo Sciaccarello si distingue per la sua freschezza e eleganza, con tannini setosi e una spiccata mineralità che ne prolunga la persistenza. Questo vitigno viene talvolta vinificato anche in versione rosato, dando vita a vini sapidi, fruttati e perfetti per la stagione estiva.

Grazie alla sua struttura elegante e alla freschezza, lo Sciaccarello si presta a una vasta gamma di abbinamenti gastronomici, che spaziano dalla tradizione alla sperimentazione. Tra gli abbinamenti regionali, si possono citare la charcuterie corsa, come coppa, lonzu e figatellu, l’agnello alla corsa, aromatizzato con erbe mediterranee e cotto lentamente, e il brocciu, il tipico formaggio corso, sia fresco che stagionato. Per abbinamenti più innovativi, lo Sciaccarello si sposa bene con un tataki di tonno con sesamo, dove la freschezza del vino bilancia la sapidità del pesce, o con un’anatra servita con salsa di ciliegie, in cui l’acidità del vino esalta la dolcezza del piatto. Infine, una pizza gourmet con speck, fichi e pecorino rappresenta un perfetto mix di dolce, sapido e aromatico, che valorizza le note speziate dello Sciaccarello.

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