Sui Monti Pisani si possono trovare luoghi che custodiscono ancora la bellezza ed il fascino di un tempo, immutati negli anni, a disposizione di chiunque sia curioso di scoprire quelle chicche che il nostro magnifico Paese ci offre così generosamente.
Fattoria San Vito è uno di questi luoghi, e noi siamo andati a conoscerla in occasione delle degustazioni con passeggiata in vigna che organizzano ogni settimana di questa lunga estate 2020.
Abbiamo così potuto conoscere Matteo e Roberta, i proprietari della cantina che, aiutati dal papà di Matteo, Antonio, conducono seguendo la filosofia dei produttori naturali.
San Vito è il nome della pieve (l’antica parrocchia) che anticamente si trovava proprio nel territorio dove oggi si trovano i vigneti di Matteo e Roberta.
Vigneti cresciuti conoscendo solo rame, zolfo, propoli e coadiuvanti alle alghe, rimedi che rinvigoriscono il terreno ed aiutano la pianta in modo naturale. L’unica cosa di cui l’uva necessita una volta varcata la soglia della cantina sono le cure e le attenzioni di Matteo, che non la perde di vista un attimo. Questa attenzione consente di ottenere un vino che rappresenti in pieno le due anime che lo compongono: il territorio e la varietà da cui deriva.
Fare un giro tra le vigne permette di entrare in sintonia con con una filosofia, quella naturale, che non prevede l’utilizzo di alcun prodotto chimico di sintesi per la coltivazione. Tra i filari, e sotto le viti, cresce l’erba rigogliosa, in attesa di essere tagliata per farne concime per l’anno prossimo.
Tra un filare e l’altro, è possibile perdersi nella bellezza del paesaggio circostante; siamo infatti a due passi dalla Certosa di Calci da una parte, altrettanti dalla Torretta di Caprona, ed ai piedi del Monte Serra che poco più in là ci mostra una delle sue cime, la “Verruca”, chiamata così per la sua particolare forma.
Un panorama ricco di bellezze architettoniche e naturali fa dunque da sfondo ai vigneti, caratteristica questa che rende Fattoria San Vito un luogo da vedere e da conoscere, così come i suoi proprietari Matteo e Roberta.
Se decidete di partecipare ad un “Aperivigna”, cosa che vi consigliamo, avrete l’opportunità di vivere tutto questo sulla vostra pelle, condito da due o quattro calici di vino e dalle buonissime bruschette preparate da Roberta.
La bianca guglia della Certosa di Calci La Torretta di Caprona La “Verruca”
Dopo la breve passeggiata in vigna insieme a Matteo, arriva il momento della degustazione dei vini.
LA DEGUSTAZIONE

Nicosia, IGT Bianco Toscana. Uvaggio di Trebbiano Toscano, Vermentino e Malvasia. Nicosia è la località in cui si erge un convento abbandonato risalente al tredicesimo secolo. Vino fresco e con una buona acidità, facile da bere ma se si riscalda un po’ è capace di sorprendere con profumi di frutta a polpa bianca e leggermente minerali.

Gelseta, IGT Bianco Toscana. Trebbiano toscano in purezza. La gelseta era il campo di gelsi dove ora si trova la vigna da cui deriva questo vino. È un orange wine, con una lunga macerazione di almeno 72 ore, che affascina per i suoi sentori sapidi e minerali, l’acidità spiccata ma non fastidiosa. Vino complesso e strutturato, ideale per abbinamenti fuori dal comune.

Santopietro, IGT Rosso Toscana. Uvaggio di Cabernet Sauvignon e Merlot. SantoPietro è il nome del torrente che divide in due la vigna. Il super-tuscan secondo San Vito. Vino schietto e senza fronzoli, complesso il giusto e che sa dire la sua in qualunque momento. Un vino che può anche invecchiare qualche anno e fare bella figura una volta aperto.

Cartusia, IGT Rosso Toscana. Sangiovese in purezza. Cartusia è dedicato alla Certosa Monumentale di Calci, poco distante. Il classico dei classici, un Sangiovese in purezza morbido e caldo, piacevole anche da meditazione.
Quattro vini che incuriosiscono, tanto al naso quanto alla bocca; piacevoli e, ognuno a modo suo, portatori di una complessità non banale e non scontata, eleganti e mai sopra le righe.
Vini prodotti con il solo utilizzo di lieviti indigeni e non filtrati. Vini che parlano del territorio e del vitigno da cui provengono: dopotutto l’essenza di un vino se non è questa, qual’è?
INFO
Fattoria San Vito, via San Vito 18 Calci (Pisa)
Gli AperiVigna si tengono tutti i martedì e giovedì d’estate, dalle 19 alle 21; per info e prenotazioni 347.0674838 (Wapp) e info@fattoriasanvito.it
